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   Lago Venerocolo - Sentiero Curò - Tagliaferri - P. Pila - Barbellino - P.Caronella - Carona - Tresenda, 06/12/2015
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Onicer  chesko   
Gita  Lago Venerocolo - Sentiero Curò - Tagliaferri - P. Pila - Barbellino - P.Caronella - Carona - Tresenda
Regione  Lombardia
Partenza  Ronco (Schilpario)  (1075 m)
Quota arrivo  400 m
Dislivello  2500 m
Difficoltà  F
Rifugio di appoggio  Tagliaferri (Inv.)
Attrezzatura consigliata  Ramponi, fornello
Itinerari collegati  nessuno
Condizioni  Buone
Valutazione itinerario  Ottimo
Commento L'idea nacque in una sera d'estate: sul divano, un cassa di birra e una carrellata di vecchie diapositive di papà. Chiamo Fede, lui risponde prontamente; sento Luca ed Alessia che decidono di accompagnarci per la prima tappa. Dal bivio per la val del Vò (1100) sale lenta, silenziosa ed imponente la mulattiera militare del Venerocolo. Nella valle solo noi e un piccolo branco di camosci. Ai laghi spettacoli di ghiaccio, riflessi e spaccature. Il paesaggio è come quello nelle diapo di tanti anni fa: incontaminato. Salutiamo gli amici e ci incamminiamo per il Sentiero Curò ( attrezzato). Grazie all'esposizione (S-SO) la traccia è un saliscendi quasi completamente sgombro di neve (eccetto alcuni tratti aggirabili). L'esposizione è alta, la vista molto buona. Arriviamo al Tagliaferri (2350) prima che il sole tramonti e ci godiamo del tè caldo e una buona quanità di riso in busta. Alle prime luci del mattino seguente (7.20) ripartiamo calzando subito i ramponi, data la presenza di neve dura sul versante settentrionale. La discesa verso malga Pila (2000) offre panorami interessanti ed è ravvivata dalla presenza di numerose cascatelle/torrenti completamente ghiacciati. Uno di questi è inaggirabile: con i ramponi che stridono nel ghiaccio è solo un gioco di equilibri. La risalita al passo Pila (2600) è direttissima. Anche qui, per evitare il ghiaccio, zig-zaghiamo tra roccette e ripidi pendii erbosi. Dal passo si scende al Balrbelino. Per fortuna diverse chiazze sono sgombre di quella neve: questo ci permette di essere più rapidi e soprattuto di poter seguire la via, non sempre evidente. Al lago breve pausa e ripartiamo per il passo Caronella (2650) rincorrendo il sole. Arrivati al passo (11.45) calziamo ghette e ramponi e ci incamminiamo per il lungo e severo versante valtellinese. Non essendoci traccia e non conoscendo il versante, procediamo con la massima attenzione. Man mano che perdiamo quota la traccia diventa più evidente e a circa 2100 togliamo definitivamente i ramponi, che anche oggi hanno trovato largo utilizzo nel format "ramponi da erba ghiacciata". Verso Malga-Caronella veniamo ri-baciati dal sole, ma non c'è tempo per lunghe pause, la strada è ancora lunga! Arrivati a Carona chiediamo indicazioni ad una casa sul come raggiungere il fondovalle. Ci indicano una vecchia mulattiera. Come spesso capita in questi casi, seguiamo le indicazioni forniteci e dopo 15 minuti siamo nel bel mezzo di un bosco ripidissimo senza avere idea di dove andare. Qui comincia un'altra avventura che ci porta a zig-zagare tra cumuli di sassi, foglie secche e rami spezzati. Individuate alcune tracce le seguiamo fino a riprendere la mulattiera. Arrivati sulla strada guardo l'ora: abbiamo 12 minuti per raggiungere la stazione. Io penso di avere ormai perso il treno, ma Fede inizia a correre verso il paese e quindi sono costretto a seguirlo! Morale della favola: il treno arriva puntualissimo, ma noi ancora di più e riusciamo a salire per un pelo! Alcune considerazioni:
Totale umani incontrati: 1 (passo Venerocolo) e abitanti Carona
Totale camosci avvistati: circa 8
Km: 35 ; Disl+:2500 ; Disl-:3200
Attenzione al ghiaccio vivo, sempre in agguato. Ad eccezzione di un tratto sotto il passo di Venano, è comunque sempre aggirabile (con attenzione e qualche passi di arrampicata). L'itinerario è una "chicca" estiva che molto raramente si concede a queste stagioni; giro consigliatissimo per chi ama le Orobie poco frequentate.
Foto 1: Verso Passo del Vò, Sentiero A. Curò
Foto 2: Salendo al Passo Pila
Foto 3: Inizia la discesa per la valle di Caronella
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