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A zonzo sui colli di San Fermo: monti Ballerino, Gremalto e Foppa, 28/11/2015 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | Vezz |
Gita | A zonzo sui colli di San Fermo: monti Ballerino, Gremalto e Foppa |
Regione | Lombardia |
Partenza | Piazzale del rif. Valpiana (1210 m) |
Quota arrivo | 1323 m |
Dislivello | 250 m |
Difficoltà | E |
Rifugio di appoggio | Un paio di strutture al piazzale |
Attrezzatura consigliata | Poche pretese |
Itinerari collegati | nessuno |
Condizioni | Ottime |
Valutazione itinerario | Buono |
Commento | Proseguendo con la fase di esplorazione dei rilievi lombardi, è questa la volta dei colli di San Fermo, alture bergamasche site a cavallo tra lago d'Endine e d'Iseo. La meta era lì in un angolino di mente fin da quando, anni fa, fu protagonista di un bel report del Lorenz.
Senza grandi aspettative, dal paese di Grone, prendiamo a salire per i ripidi tornanti che raggiungono, talvolta, anche il 18% di pendenza. Il tempo è bigio, l'atmosfera malinconica. Alla nostra destra, sui pascoli del monte di Grone è adagiata, tenace, una spruzzata di neve, alla nostra destra, abitazioni e casolari per lo più dismessi o serrati. Accantonata l'idea del Bronzone, perveniamo, quasi per caso, all'ampio piazzale del rifugio Valpiana. Un invidiabile panorama sulla costiera prealpina seriana mi provoca un inaspettato sussulto: vuoi vedere che anche stavolta ne esce qualche solida sorpresa? Calzati gli scarponi, bardati di guanti, sciarpe e piumini, prendiamo a salire la morbida china del monte Ballerino, caratterizzato dalla presenza di un enorme ripetitore. Tra macchie di neve residue a terra e nuvole di ogni tipo in cielo, avanziamo lentamente per i sessanta metri che ci separano dal culmine boscoso. Protesi sulle punte dei piedi, ci affacciamo sulla bassa bergamasca e sull'incisione della valle Imagna. Tornati sui nostri passi, senza fretta alcuna, sostiamo per qualche modesto scatto qua e là. Dal piazzale riprendiamo a salire sulla sponda opposta, alla volta del monte Gremalto. Il disco solare, fin qui velato dalle nubi, si palesa in tutta la sua potenza, sprigionando luminosità e calore: in breve tutto cambia e quel che era fin qua spoglio e malinconico, è ora ricco e splendente. Sgranocchiamo frutta secca al cospetto della pianura. Oggi basta poco per il buon umore: uno ski-lift dismesso, una pozza ghiacciata, un albero solitario, un tremila sgombro da neve, un sorriso, un brivido di freddo, un prato innevato… Accompagnati dalla semplicità delle piccole cose, colpite e ravvivate da una luce radiosa, spingiamo i nostri passi laddove i nostri curiosi occhi vogliono approfondire. E, senza troppo accorgercene, finiamo per essere investiti da un dirompente tramonto, per trotterellare poi felici e rassicurati verso l'inesorabile buio. FOTO 1- Per far sparire le nuvole quest'oggi serve forse una magia. 2- La semplicità di un prato innevato. 3- Se potessimo arrestare il sole... |
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