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Tre giorni in Val di fassa, 29/09/2013 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | cami68 |
Gita | Tre giorni in Val di fassa |
Regione | Trentino Alto Adige |
Partenza | Vigo di Fassa (1393 m) |
Quota arrivo | 3004 m |
Dislivello | 3700 m |
Difficoltà | EE |
Rifugio di appoggio | Rif. Vaiolet, Rif.Sassopiatto, Rifugio Augusto |
Attrezzatura consigliata | Normale da escursionismo + set da ferrata |
Itinerari collegati | nessuno |
Condizioni | Ottime |
Valutazione itinerario | Ottimo |
Commento | Inserisco questo report perchè ho trovato questo percorso incantevole: settembre è un mese bellissimo per l'escursionismo ed il report può essere uno spunto per chi non conosce la zona.
-26 settembre: Il primo giorno è stato di avvicinamento, abbiamo iniziato a camminare alle 14.30 da Vigo di Fassa . Abbiamo percorso il sentiero che porta al Chiapedie . Qui si apre la vista su il gruppo del Catinaccio e delle torri del Vaiolet. Stupiti dalla bellezza del luogo abbiamo proseguito per il sentiero che aggira la costa occidentale della valle per godere della vista sulla Roda del Vael. Il sentiero passa sotto un imponente masso creando una galleria naturale e conduce al passo (2551 m). Da qui dopo una breve discesa abbiamo seguito il sentiero che taglia a mezzacosta la destra orografica della valle e siamo giunti al rifugio Vaiolet dove abbiamo pernottato. 2° giorno dal rifugio Vaiolet in meno di un’ora siamo giunti al passo principe 2600 m. DA qui abbiamo fatto la ferrata che conduce alla cima del Catinaccio di Antermoia. Ferrata elementare sempre ben protetta ed attrezzata . Dalla cima siamo scesi direttamente nella valle dell’ Antermoia per sentiero attrezzato con catene. Il lago dai bellissimi colori si trova in un’ampia valle circondata da imponenti guglie dolomitiche. Breve sosta e siamo ripartiti per poi scendere nella valle del Duron per bellissimo sentiero dove la varietà di vegetazione, i colori autunnali ed il disegno stesso del percorso ricordano davvero un "orto botanico" (come da noi definito) Dal fondovalle siamo risaliti al passo Duron 1850 m e per sentiero silvopastorale, aggirando una serie infinita di dossi siamo arrivati al rifugio Sassopiatto (2300mt). Anche questo largo sentiero offre bellissimi colori di boschi autunnali e di prati da cui svettano queste torri, montagne e guglie che cambiano colore a seconda dell’orario. 3° giorno: Dal rifugio abbiamo aggirato il Sassopiatto alla sua base per entrare nel vallone che conduce al rifugio Vicenza . Da qui con un avvicinamento di circa 45 minuti lungo una bellissima valle dolomitica che divide il Sassopiatto da Sassolungo abbiamo raggiunto la base della ferrata Schuster. La ferrata è davvero semplice ben protetta con panorami verticali bellissimi (non per niente è una classicissima della val di fassa). Siamo giunti in cima per un breve canale con sentiero ben segnalato e abbiamo sostato a lungo per godere dello splendido panorama. Scesi per la normale per comodo sentiero abbiamo proseguito fino al rifugio Re Umberto dove abbiamo pernottato. Il giorno seguente abbiamo voluto scendere per la valle del Duron e poi per il sentiero che porta a Campitello sicuri di ritrovarci inmmersi nel bosco dai colori autunnali visti i giorni precedenti da un’altra prospettiva. Recupero auto in autostop… Giro con Gabriele (megliocongliassi). |
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