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   Traversata dei Corni di Canzo da Valmadrera, 28/04/2008
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Onicer  Arterio Lupin   
Gita  Traversata dei Corni di Canzo da Valmadrera
Regione  Lombardia
Partenza  Valmadrera - Fraz. Belvedere  (290 m)
Quota arrivo  1372 m
Dislivello  1200 m
Difficoltà  EE
Rifugio di appoggio  SEV Pianezzo
Attrezzatura consigliata  Normale da escursionismo. Kit da ferrata per chi vuole percorrere il sentiero attrezzato XXX OSA al Corno Orientale.
Itinerari collegati  nessuno
Condizioni  Ottime
Valutazione itinerario  Ottimo
Commento Meravigliosa cavalcata di cresta e cime a due passi da Valmadrera.
Partito di buon mattino da Valmadrera salgo a San Tomaso, risalgo per il sent. 8 il costone e raggiungo la vetta del Corno RAT evitando la ferrata del XXX OSA, troppo piena di appoggi artificiali e poco in sintonia con il percorso di cresta... Incontro solo tre vipere, peraltro poco socievoli e che non si lasciano fotografare. Dalla cima del Corno RAT proseguo per una cresta dapprima boscosa e all'ombra che ben presto lascia spazio ad alcune roccette e tre tratti attrezzati che costituiscono il simpaticissimo Sentiero attrezzato XXX OSA al Corno Orientale. Il primo saltino ha una catena assolutamente inutile, mentre il secondo salto, più lungo e divertente, mi porta ad imbragarmi per sicurezza. In ogni caso, l'ottimo calcare di queste montagne mi permette di progredire senza usare la catena, con meravigliose maniglie e con un'aderenza da favola...
Proseguo per crestina, piacevolissima, ormai all'aperto, verso l'ultimo salto della cresta, ben più lungo e difficile: anche in questo caso la roccia si presta benissimo a salire sulla destra della catena con difficoltà che non credo superino il II grado in libera (forse un paio di passi di III -).
Arrivo dopo due ore e mezza al Corno Orientale, mi accoglie un falco stupendo, il silenzio totale e il solo rumore del vento.
Dal Corno Orientale scendo velocemente alla Bocchetta di Luera e cerco il sentierino per salire al Corno Centrale. Riesco, ovviamente, a perderlo, ma la salita è evidente e, ravanando per primi e secondi gradi e molta erba, arrivo sulla cima dle Corno Centrale, dove, guardando indietro, vedo che i segni rossi ci sono eccome, ma, al solito, li ho persi...
E riesco a perdermi anche in discesa verso la forcella dei Corni: al solito, per "tagliare", va a finire che scendo per un canalino di secondo, che comunque in breve mi deposita sul sentierino...
Nel frattempo il tempo tende al peggioramento, per cui velocizzo la camminata, prendo il frequentatissimo e segnatissimo sent. 1 verso il Corno Occidentale, mi dirigo a passo da parata al canalino di secondo grado (davvero secondo? a me pare tutto primo...) che porta sul Corno Occidentale, vetta che raggiungo dopo essermi gustato il presepio ligneo alla base del canalino roccioso...
Il resto è la discesa per la simpaticissima cresta del Corno Occidentale fino al Crocefisso, con tanto di ghiaioncino da scivolata poco prima del crocefisso stesso...
Banana, bevutina, sigarettina e via, verso il sentiero panoramico e la Colma di Ravella. da qui all'Acqua del Foo è passeggiata, che prelude al meraviglioso sentiero che, nel fresco del bosco, riporta in breve a S. Tomaso e di nuovo a Valmadrera.
Sei ore per 1200 metri di dislivello, panorami, incontri con la natura e silenzio totale...
Incontrato un escursionista scendendo dal Corno Occidentale ed un'altro che saliva dal Terz'Alpe... Nessun altro umano avvistato.. Il tutto in una zona che mi dicono essere tra le più frequentate...
Un vero piccolo paradiso che riesce a regalare emozioni dolomitiche nonostante la quota relaivamente bassa...
Una vera traversata alpinistico-escursionistica per veri amanti della montagna.
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