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   Piz Palù (senza sci), 01/05/2011
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Onicer  acattaneo   
Gita  Piz Palù (senza sci)
Regione  Svizzera
Partenza  Chamanna Diavolezza  (2975 m)
Quota arrivo  3905 m
Dislivello  1200 m
Difficoltà  EE
Rifugio di appoggio  Chamanna Diavolezza
Attrezzatura consigliata  corda, picozza, ramponi
Itinerari collegati  nessuno
Condizioni  Buone
Valutazione itinerario  Buono
Commento Bellissima uscita al Piz Palù; ritrovo alle 8.30 del sabato, trasferimento dell'attrezzatura sull'auto di turno e si parte in direzione Lecco, Chiavenna, Passo del Maloja, Saint Moritz, Pontresina, e ancora avanti lungo la strada verso il Passo del Bernina dove parcheggiamo l’auto nel parcheggio della funivia per il Diavolezza (3h con pausa obbligatoria da Moreschi). 
La funivia è la comoda alternativa per raggiungere la Chamanna Diavolezza (2975m), ma il Piz Palù sarà il nostro primo 4000 della stagione e per sviluppare un minimo di acclimatamento (quasi) democraticamente optiamo per la salita a piedi lungo un sentiero inventato che si sviluppa sulle piste da sci (900 m di dislivello, 2h 30 )
Dopo un sentiero di salita non proprio avvincente, all'arrivo lo scenario è grandioso già solo ammirando in bellavista il Bernina con la sua Biancograt, anche se la scena è tutta per lui: il Piz Palù, imponente ma dolce con tutta quella massa di neve candida, severo con gli sparsi seracchi e crepacci anche lungo il versante di salita. Foto di rito, lasciamo l'attrezzatura alla Chamanna Diavolezza, praticamente un albergo a 3000mt: accogliente, confortevole e pulito (chissà perchè continuavano a pulire i pavimenti), sempre gentili ad ogni richiesta; passeremo la notte in uno dei dei locali dormitori, comunque con letti comodi, un cubo di legno per ciascuno dove depositare l'attrezzatura, e coperte anche se inutili con il riscaldamento acceso anche di notte.
La cena alla buon ora (18.30), servita con le mille attenzioni inaspettate, affacciati sulla stupenda vetrata mentre il sole lentamente sta andando a riposare, per essere già sveglio alla mattina seguente, quando prima delle 5 decidiamo di alzarci per iniziare la giornata. Colazione abbondante, e via!! 
Dalla Chamanna Diavolezza (2975 m) ci abbassiamo di circa 250mt (salita che al ritorno si farà sentire) per raggiungere i più mattinieri. Puntiamo verso est, lasciando alla nostra sinistra il Piz Trovat, raggiungendo così la sella di Fuorcla Trovat (3019m) che immette sul Vadret Pers.
Puntiamo in direzione del versante settentrionale del Piz Palü Centrale aggirando alcuni insidiosi crepacci. La neve è farinosa e si fatica a salire dove il percorso non è appiattito dalla traccia degli sciatori-alpinisti; saliamo lentamente ma a passo costante, e siamo sorpassati da alcune cordate di sciatori che hanno naturalmente un passo più lungo del nostro.
Percorriamo un piccolo pianoro passando ai piedi della parete nord-ovest del Piz Cambrena, per poi salire un pendio crepacciato che immette nella conca glaciale compresa fra questa e il Piz Palù orientale. Con pendenza crescente, facendo molta attenzione ai crepacci, a volte evidenti a volte nascosti, puntiamo alla spalla che la cresta nord-est forma poco prima della vetta orientale del Piz Palù (circa 3700mt). Qui una selletta che separa dalla vetta principale, da risalire lungo la cresta nevosa sino alla vetta, farà da imbuto sia per chi sale che per chi scende. Arrivati in cima alla vetta orientale (3881mt), decidiamo di completare la salita raggiungendo attraverso un affilato ma sicuro crinale nevoso la vetta centrale del Piz Palù (3905mt). La discesa con calma ma rapida (3h) per lo stesso percorso di salita.

Nel complesso la salita al Piz Palù è classificata facile; il percorso comporta un'adeguata attenzione ai numerosi crepacci, ma non presenta oggettivamente dei pericoli con le dovute valutazioni delle condizioni del ghiacciaio e neve; per chi come noi ha deciso di affrontarla senza sci comporta un discreto impegno sia per il dislivello, 5h per circa 1300mt di salita considerando l'obbligata discesa iniziale verso il letto del ghiacciaio Vadret Pers (2685m) e relativo percorso inverso di discesa, che per l'altitudine che può influenzare la riuscita. La neve fresca nel nostro caso non ha facilitato la salita rendendola più faticosa, ma visto il buon esito, faticoso ma voluto, il giudizio complessivo non può essere che un bel 10.
Un grazie ai compagni di cordata: Manu la democratica ed Emanuele il cronometrista. Grazie ragazzi e alla prossima uscita

FOTO
1. le due cime del Piz Palù
2.dalla sala pranzo del Chamanna Diavolezza
3.la lenta salita tra gli evidenti crepacci
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Immagini             

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