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Monte Vioz, 30/07/2007 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | rebiglio |
Gita | Monte Vioz |
Regione | Trentino Alto Adige |
Partenza | Pejo (paese) (1579 m) |
Quota arrivo | 3645 m |
Dislivello | 2066 m |
Difficoltà | EE |
Rifugio di appoggio | Rif. Mantova, poco sotto la vetta |
Attrezzatura consigliata | da alta montagna |
Itinerari collegati | nessuno |
Condizioni | Eccellenti |
Valutazione itinerario | Ottimo |
Commento | Approfitto del giorno di ferie seguente l’impegno agonistico domenicale e come “insolito” allenamento defaticante opto niente meno che per il Monte Vioz… giusti giusti 2000 metri di dislivello!!
In realtà me la prendo relativamente comoda: tengo il mio passo deciso, ma senza troppo forzare; d’altronde un po’ di stanchezza si fa sentire e con zaino e scarponi non è che si possa propriamente “forzare”. I cartelli indicatori non invoglierebbero più di tanto alla salita: considerando che da Pejo danno il rifugio ad addirittura 5h50’, considerando che sono già le nove passate e che poi devo anche scendere (!)… bè, fatti due calcoli, mi son detto, si dovrebbe fare notte!! Ad ogni modo, in barba all’allarmismo dei cartelli in netto (ma netto di brutto!!) anticipo sono in cima al Monte Vioz. E’ la prima volta quassù, ed è stata una bella fortuna capitarci in una bella giornata di sole. Il ventaccio non mi ha certo invogliato a rimanere molto su in vetta, colpa anche di quello stramaledetto “picchio” alle mani che neanche quest’inverno mi era mai capitato… quel tanto che basta, comunque, per le foto di rito, guardarmi un po’ in giro e memorizzare l’orografia di queste vallate a me sconosciute. Peccato di non avere un po’ più di tempo a disposizione! Ma si deve pur tornare a casa! La discesa è velocissima, così colgo l’occasione per una piccolissima deviazione per osservare più da vicino i resti dei trinceramenti di Cima Vioz q. 2.504, poco sopra il Doss dei Gembri. |
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