|
Giro cime Valle del Sellero, 16/08/2024 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | pangma |
Gita | Giro cime Valle del Sellero |
Regione | Lombardia |
Partenza | Poco sotto il passo del Vivione (1600 m) |
Quota arrivo | 2733 m |
Dislivello | 1400 m |
Difficoltà | F |
Rifugio di appoggio | nessuno |
Attrezzatura consigliata | Eventuale spezzone di corda |
Itinerari collegati | nessuno |
Condizioni | Pessime |
Valutazione itinerario | Ottimo |
Commento | Con Pier partiamo per esplorare questa valle, poco sotto il passo del Vivione sul versante camuno.
L'idea è salire al passo Sellerino per scendere da quello del Sellero, percorrendo una cresta con 4 cime. In successione: Venerocolo Quota 2580 (+/-) Colombaro Sellero Dal piccolo piazzale di partenza, dove lasciare l'auto (2 km circa al disotto del Vivione), in 45 min circa, dopo avere superato la bellissima cascata del Sellero, raggiungiamo Malga Sellerino e da lì, non senza difficoltà nell'individuare il sentiero visti i pochissimi -e sbiaditi- bolli, giriamo a sx ed in 1h saliamo al passo del Sellerino, ravanando un pochino su pietraia instabile: arrivati attacchiamo direttamente la cresta del Venerecolo, senza intercettare alcuna tracciolina di sentiero, con qualche passaggio di II° un tantino esposto. Raggiunta la cima immaginiamo di trovare qualche ometto, qualche segno di passaggi che ci possa indicare la direzione...ma nulla. La discesa diretta dalla cresta opposta non è fattibile, non almeno senza corda. Decidiamo quindi di provare a ridiscendere da dove siam saliti, per una 50 di mt x provare a proseguire, e da lì individuiamo un percorso su esile cengia che ci permetterà, stringendo le chiappe visto che non ci si può permettere di scivolare, di aggirare la mole del Venerocolo per risalire sul filo di cresta del versante opposto. Da lì, sempre a naso e a volte su fil di cresta esposta, partiamo in direzione del Colombaro che raggiungiamo, dopo aver scavalcato un'elevazione non segnalata sulla carta e dopo averne aggirato l'avancorpo roccioso ancora su esilissima cengia, aggrappandoci a qualche roccetta e a tanti (e benedetti ) ciuffi di erba isiga. Risaliamo poi sul fil di cresta e, con un pò di arrampicata sempre esposta sia su balze erbose sia su roccette, arriviamo in cima al Colombaro. Da lì in avanti, sino al monte Sellero, il percorso diviene meno ostico, ma sempre senza sentiero. Raggiungiamo il culmine del Sellero e FINALMENTE, sulla cresta opposta ed in direzione dell'omonimo passo, troviamo evidenti segnavia CAI dopo oltre 3 ore! Il più è fatto, ci sono solo un paio di passaggi sul III° addomesticati da catene, lungo la lunga cresta di discesa. Arriviamo all'auto dopo circa 18/20km (mi s'è fermato il gps al XII° km poco sotto la cima del Sellero) e 7 h di giro, di cui almeno 3 fatte con parecchia tensione vista la costante esposizione su terreno del cacchio. Grandissimo Pier: viaggia come un treno senza allenamento e con un sangue freddo da invidia nei tratti più ostici (in cui a me, a differenza sua, tremavano un pochino le gambette). foto 1: cengia sotto la cima del Venerocolo (versante valle Sellero) foto 2: sulla cresta in direz Colombaro foto 3: dal passo del Sellerino a quello del Sellero |
Report visto | 294 volte |
Immagini | |
Fotoreport | |