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   Pizzo di Petto , 17/09/2023
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Onicer  Pierpaolo   
Gita  Pizzo di Petto
Regione  Lombardia
Partenza  Lizzola (BG)  (1285 m)
Quota arrivo  2259 m
Dislivello  1140 m
Difficoltà  EE
Rifugio di appoggio  Rifugio Mirtillo
Attrezzatura consigliata  Normale da escursionismo
Itinerari collegati  nessuno
Condizioni  Buone
Valutazione itinerario  Buono
Commento Per sfuggire alla calca del periodo ferragostano cerchiamo un itinerario soddisfacente e al contempo notoriamente poco battuto. La scelta ricade sul Monte Arete, già salito in passato ma che per l’occasione è ideale.
Lasciato l’auto nei pressi di un tornante sopra Cambrembo sulla strada che sale a San Simone, perdiamo qualche metro di quota arrivando in breve tempo alle baite della località Forno.
Da qui pieghiamo a destra prendendo un sentiero che sale inizialmente nel bosco, per poi sbucare in una zona pratosa.
Saliamo i ripidi e ampi pendii soprastanti, guadagnando quota rapidamente ma con fatica.
La via sale continuamente con pendenze sostenute e diventa man mano più stretta, ma l’esposizione non è mai preoccupante.
Guadagniamo così la cresta ovest della montagna e la percorriamo fino ad arrivare in cima.
Per tornare, ripercorriamo brevemente a ritroso la cresta di salita, dopodiché notiamo sulla destra un sentiero che si stacca da essa e che conduce in una valletta posta tra il Monte Arete e il Monte Valegino. Questo sentiero sembra condurre al Passo di Tartano tagliando a mezzacosta i pendii del Valegino, ma il nostro scopo non è questo. Cerchiamo infatti di capire se non sia possibile scendere direttamente attraverso questa valletta.
Individuata una labile traccia, la cosa sembra fattibile e così la seguiamo.
Passando attraverso alcuni passaggi un po’ ripidi e invasi dalla vegetazione, riusciamo a perdere quota.
Continuando a seguire questa labile traccia scendiamo fino a incrociare un altro sentiero proveniente dal Passo di Tartano, più comodo, che ci riporta sulla via di salita nei pressi degli spazi erbosi appena sopra il bosco, chiudendo così questo anello parziale.
Ripercorriamo ora il sentiero fatto all’andata per chiudere quindi l’escursione.


Foto 1: a mezzacosta sotto il Barbarossa, con il Pizzo di Petto ben visibile davanti a noi
Foto 2: nel canalino
Foto 3: bella visuale dalla cima
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