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   Monte Migogn e sasso dinosauri al pelmetto, 19/07/2009
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Onicer  oscarrampica   
Gita  Monte Migogn e sasso dinosauri al pelmetto
Regione  Veneto
Partenza  Ronch e Passo Staulanza  (1600 m)
Quota arrivo  2380 m
Dislivello  800 m
Difficoltà  EE
Rifugio di appoggio  no
Attrezzatura consigliata  nde
Itinerari collegati  nessuno
Condizioni  Buone
Valutazione itinerario  Ottimo
Commento Nel luglio del 2009 in vacanza nelle Dolomiti con le famiglie Tosca e Vaghetti, organizzo per il giorno 12 una gita al Sasso dei Dinosauri (così viene chiamato questo masso) che precipitato dalle soprastanti pareti del Pelmetto, fratellino del più conosciuto Pelmo, fa bella mostra di sé ad un oretta di cammino e salita sopra il Passo di Staulanza. E’ una giornata bellissima limpida come possono esserle solo in alta quota e quel cielo blu che commuove di bellezza e fa venir voglia di aver le ali per poterci volare dentro. Siamo tantissimi, tre famiglie con prole quasi al completo e la salita,dopo la partenza alle 15, si fa lunga, calda e infinita. Fra il gruppo prevalgono le lamentele e lo sconforto soprattutto di Chiara ed Alessia; gente che si ferma, gente che non ce la fa più ,gente che si scoraggia. Alla fine ad osservare le impronte dei dinosauri sul sasso, arriveranno solo i maschietti alle 16.30: Armin,Luca,Andrea,Giona, David,Lorenzo. Giochiamo un poco ad arrampicarci sul masso e gli altri intorno e poi giù di corsa a recuperare le ragazze disperse sul sentiero. Ma una volta tornati al Passo tutti insieme fiesta con calippo per tutti! Quattro giorni dopo propongo invece la salita al Monte Migogn che sovrasta con i suoi quasi 2400 mt il piccolo villaggio di Caprile. E’ la montagna di casa, la più vicina e sulle quale siamo tutti saliti molte volte ma che per la sua media difficoltà va sempre bene per un avventura con gli amici. Partiamo in una bella giornata di sole in 8, cinque della famiglia Villa e in tre di quella Vaghetti. Fa molto caldo durante la salita e man mano che saliamo il sole scalda sempre di più facendoci restare in maglietta canottiera o a torso nudo. Ed è così un piacere trovare poco fuori dal percorso quasi in cima una chiazza di bianca neve residua dove ci raffreddiamo e giochiamo un poco, in tempo anche per frenare una scivolata di David che se avesse preso troppo velocità chissà poi se si sarebbe fermato sulle loppe sottostanti..Osserviamo due falchi volare sulle termiche sopra di noi e prima di mezzogiorno siamo in vista delle classiche due anticime che precedono la cima. C’ è molto verde e le praterie d’alta quota di questa montagna si stagliano contro il bellissimo grigio del calcare della Marmolada e dei suoi bianchi spazi nevosi. Stelle alpine occhieggiano fra l’erba e cominciamo ad arrampicare sul crinale della prima anticima che precipita scura a nord. Poco dopo mezzogiorno arriva in vetta il primo gruppo dei ragazzi , poi appare Luca sulla cresta fra le nostre grida d’incoraggiamento e poi arriva ile a tenere alta la bandiera delle donne e infine anche Cecco che scorta Andrea. Fuori i panini e alle 12.30 due ore e mezza dopo la nostra partenza da Ronch, iniziamo il nostro picnic in vetta in un’aria limpida e serena e con una temperatura gradevolissima. Ci fa visita insolita una bella farfalla che si poggia sui nostri visi sudati e salati e ci permette di scattare foto molto belle e particolari. Alle 13.15 iniziamo la discesa e devo tenere a bada i bimbi che si buttano a corse lungo il sentiero di discesa e sembrano tanti camoscini saltellanti. Bello vedere le loro macchioline colorate disseminate lungo la cresta o sparse per i prati. Poi lasciamo i bei verdeggianti pascoli d’alta quota al loro silenzio e caliamo verso valle godendoci la vista dall’alto del nostro punto di partenza, le casette di Ronch dominate dalla grande mole dei Sass de Rocia. E verde, tanto verde da abbracciare con lo sguardo per renderne indimenticabile il ricordo e portare con sé il profumo dell’alpe.
Foto 1 ragazzi fra le rocce Foto 2 festa al passo Foto 3 in cima al Migogn
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