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Canto Alto, 04/10/2020 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | Pierpaolo |
Gita | Canto Alto |
Regione | Lombardia |
Partenza | Selvino loc. Salmezza (BG) (1085 m) |
Quota arrivo | 1146 m |
Dislivello | 960 m |
Difficoltà | E |
Rifugio di appoggio | Nessuno |
Attrezzatura consigliata | Normale da escursionismo |
Itinerari collegati | nessuno |
Condizioni | Buone |
Valutazione itinerario | Discreto |
Commento | Per impegni sopraggiunti improvvisamente, oggi ci troviamo a dovere cambiare itinerario all’ultimo momento e a ripiegare su un percorso che, scrutato di fretta, sulla carta parrebbe più breve e compatibile peraltro con il tempo a disposizione comunque limitato, a causa anche di un netto peggioramento del meteo previsto dalle 16 circa in poi, proveniente dai quadranti meridionali. Ci dirigiamo così a Salmezza, frazione posta poco sopra Selvino, con l’intento di andare a salire sul Canto Alto da una via che non abbiamo mai battuto finora.
Camminiamo dunque sul percorso che nella prima parte, salendo sulle cime dei monti Costone e Filaressa, si mantiene in cresta e panoramico. Nella seconda parte passiamo sopra l’abitato di Monte di Nese, immergendoci poi nel bosco fino ad arrivare sulla vetta del Canto Alto. A questo punto uno sguardo ai dati forniti dal GPS ci fa intuire che chilometri e dislivello, complici anche i saliscendi da dovere compiere obbligatoriamente anche al ritorno, saranno superiori a quanto inizialmente ipotizzato. Dopo una sosta, ci mettiamo perciò in marcia a senso inverso cercando, dove possibile, di compiere qualche deviazione per cambiare percorso. Ripassato Monte di Nese, prendiamo un sentiero che passa sotto le pendici settentrionali del Monte Filaressa e a quel punto, decisamente a sorpresa e in anticipo rispetto alle tempistiche di inizio maltempo preventivate, si forma molto rapidamente un temporale sopra la nostra verticale che ci costringe a rannicchiarci nel bosco, tra grandine e fulmini che cadono a poca distanza, perché sfortunatamente ci troviamo nel punto dell’itinerario che non contempla la presenza nelle immediate vicinanze di punti di riparo, nonostante lungo il percorso ne abbiamo incontrati molti… Piuttosto increduli, aspettiamo con apprensione che il temporale termini, per poi riprendere la via del ritorno fino al punto di partenza. Nel complesso l’escursione merita. Sono più di 15 km di sviluppo con circa 1000 metri di dislivello. Al di là del fatto che a fine giornata scopriremo come questo fosse l’unico e isolato temporale nel raggio di moltissimi chilometri e che ci sia stata, nella coincidenza e nella tempistica degli eventi, una certa sfortuna, questa esperienza ci ha ulteriormente insegnato come non si debba mai improvvisare una escursione, anche quando sulla carta pare semplice, nell’imminenza di un importante peggioramento delle condizioni meteo. Foto 1: vista dal Monte Costone sulla restante parte dell'itinerario Foto: dalla cima del Canto Alto |
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