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   Monte Seleron, 12/09/2020
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Onicer  Pierpaolo   
Gita  Monte Seleron
Regione  Lombardia
Partenza  Strada per il Rifugio Pirata (SO)  (1300 m)
Quota arrivo  2507 m
Dislivello  1150 m
Difficoltà  EE
Rifugio di appoggio  Nessuno
Attrezzatura consigliata  Normale da escursionismo
Itinerari collegati  nessuno
Condizioni  Buone
Valutazione itinerario  Buono
Commento Oggi siamo in Val Tartano per salire una vetta per noi inedita, quella del Monte Seleron.
Per partire, posteggiamo l’auto a fianco della strada che porta al Rifugio Pirata, appena prima di una galleria paravalanghe.
Prendiamo un sentiero che inizialmente è poco visibile, ma che diventa evidente subito dopo, nonché segnato da bolli rossi.
Rimaniamo all’interno del bosco fino quando se ne sbuca fuori, in località Baite del Gerlo.
La nostra cima è ora visibile di fronte a noi e per avvicinarci continuiamo a salire su pendenze piuttosto sostenute, andando poi a prendere la cresta erbosa che scende dal versante ovest del Seleron.
Giunti poco sotto la cima, le pendenze nel prosieguo diventerebbero insostenibili. Il sentiero piega così a destra, salendo in modo più tranquillo a una sella posta sui versanti meridionali della montagna.
Raggiunta la sella, pieghiamo a sinistra e percorrendo un tratto di cresta leggermente esposto, arriviamo sulla panoramica vetta.
Per fare ritorno, una volta scesi sotto la precedente sella, anziché andare a riprendere la cresta di salita, scendiamo dritto per dritto attraverso dei pendii erbosi che portano raggiungere delle cascine poste poco sopra il limite del basco. Qui, troviamo anche un cartello che indica “Località Sant’Antonio”.
Poco sotto le cascine individuiamo un sentiero che entra parzialmente nel bosco e conduce poi a una radura in cui si trova un’altra cascina.
Cerchiamo la prosecuzione del sentiero appena percorso anche nei pressi di questa cascina, ma non riusciamo a trovarlo. Decidiamo così di inoltrarci nel bosco, continuando a scendere in modo piuttosto diretto.
Questa opzione non è consigliabile perché le pendenze all’interno di questo bosco diventano sostenute e bisogna prestare attenzione. Ad ogni modo, sbuchiamo proprio nei pressi del borgo di Sant’Antonio e scendiamo fino a incrociare una strada carrozzabile, che seguiamo svoltando a destra, fino a quando non incrociamo un sentiero che scende a raccordarsi sulla strada principale che porta al Rifugio Pirata, a pochi passi dall’auto.
La nostra discesa è stata improvvisata e si consiglia perciò di seguire il sentiero originale, per evitare di incappare in problemi lungo il percorso.

Foto 1: sulla cresta erbosa, in vista della cima
Foto 2: in cima
Foto 3: poco sopra le prime cascine incontrate durante la discesa improvvisata
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