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   aralalta con vincenzo, 20/06/2006
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Onicer  oscarrampica   
Gita  aralalta con vincenzo
Regione  Lombardia
Partenza  pizzino  (1300 m)
Quota arrivo  2000 m
Dislivello  700 m
Difficoltà  E
Rifugio di appoggio  Gherardi
Attrezzatura consigliata  nde
Itinerari collegati  nessuno
Condizioni  Ottime
Valutazione itinerario  Ottimo
Commento Mi sono sposato da poco più di un mese e per sciogliere la tensione vado a fare due passi in montagna col suocero. Una volta giunti a Pizzino (BG) in Val Taleggio, proseguiamo in auto fino alla frazione di Quindicina, dove parcheggiamo l'auto e alle 9 del mattino partiamo in direzione dell’Aralalta. Dopo aver parcheggiato, nei pressi di alcune baite a quota 1370 metri circa, notiamo alla nostra sinistra un ripido sentiero che taglia un pendio erboso. Dopo questo primo ripido tratto un po' faticoso, giungiamo finalmente ad un tratto dove la pendenza diminuisce. Superiamo la Baita di Foppa Lunga e con un ultimo sforzo raggiungiamo in circa un'ora il Rifugio Gherardi a quota 1650 metri. i Seguendo le indicazioni, saliamo dapprima alla Bocchetta di Regadur (1850 m), traversando un profondo vallone detritico. Dal passo, lo scenario comincia a farsi davvero interessante con un bel colpo d'occhio sulla vallata di Valtorta e quindi sulla parete sud del Pizzo dei Tre Signori. Seguendo il sentiero e superando un tratto di sentiero scavato nella roccia, transitiamo da una bella baita dove facciamo una piccola pausa e raggiungiamo la base della facile cresta sud-ovest del Monte Aralalta, che oggi appare in splendida veste con le sue praterie erbose dorate dal periodo autunnale che ammanta di calore e colore tutti i pendii e scontrandosi con l’azzurro intenso del cielo.
Raggiunta la cima, poco oltre (50 metri) c’è anche la madonnina del Pizzo Baciamorti, dove facciamo le foto di rito.
Da quassù vi è un un impareggiabile panorama sulla Pianura Padana fino agli Appennini, nonchè su alcune delle più importanti cime delle Alpi Orobie (in primis Pizzo dei Tre Signori, Pizzo del Diavolo, Pizzo Arera, Presolana).
Ma l’immagine spettacolare è quella dei campi dorati che come onde di un mare giallo anticipano la dentellata cresta del Resegone.
Foto1 vs il resegone Foto 2 io in ginocchio Foto 3 vincenzo sotto la cima
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