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   pizzo del Diavolo della Malgina, 08/04/2006
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Onicer  oscarrampica   
Gita  pizzo del Diavolo della Malgina
Regione  Lombardia
Partenza  valbondione  (1000 m)
Quota arrivo  2880 m
Dislivello  2000 m
Difficoltà  F
Rifugio di appoggio  curò bivacco aem
Attrezzatura consigliata  trekking
Itinerari collegati  nessuno
Condizioni  Buone
Valutazione itinerario  Ottimo
Commento Alle 6.30 di una mattina dell’aprile 95 siamo già pronti con robi Tosca a valbondione per provare a salire il Diavolo di Malgina. In 2 ore arriviamo al Curò dove facciamo pausa e ci vestiamo un poco meglio visto che il traverso sul lago barbellino appare tutto innevato. Dopo aver attraversato il torrente Trobio, si prosegue ancora per una ventina di minuti e, dopo un piccolo ponticello in cemento, si giunge al bivio per il lago della Malgina. Imboccando quindi a sinistra il sentiero n. 310 che porta alla valletta del torrente e che scende dal lago della Malgina, tramite 5 o 6 tornanti arriviamo al bel laghetto omonimo posto a 2350 mt di quota che noi raggiungiamo alle 10.30 cominciando a trovare a tratti parecchia neve e il lago pressoché ghiacciato.
Si imbocca, a sinistra in direzione nord-ovest, il sentiero segnato con qualche bollino rosso e qualche omino in pietra , quasi tutto su nevaio. Si segue quindi la traccia del sentiero che va a destra, e con maggiore pendenza in direzione nord-est, verso il passo della Malgina a quota 2700 che raggiungiamo alle 11. Arrivati in prossimità del passo, la traccia del sentiero piega decisamente a sinistra su un ghiaione che porta quasi sotto la vetta del Pizzo: da qui per ripide ma facili roccette, si raggiunge agevolmente la vetta dove noi arriviamo alle 13. Dalla vetta, quando il cielo è limpido, è possibile godere di meravigliosi panorami che spaziano dal Monte Gleno e Recastello, (proprio di fronte) il gruppo della Presolana a sud, il Pizzo Coca, la Cima Druet, le Cime Cagamei e Cima di Valmorta, a est le Cime Caronella, il Monte Torena e il Pizzo Strinato.
Dopo una pausa in vetta ed essendo ancora presto decidiamo una volta ridiscesi allo stupendo lago della malgina di raggiungere anche il lago Gelt a quota 2660, il lago naturale più alto delle Orobie con la sua caratteristica forma a cuore e poi di risalire al Passo di Caronella q.ta 2600 dove poco sotto è posto il bivacco AEM. Ormai sono le 16.30 e non abbiamo la forza di pensare a salire le Cime di caronella, per cui ridiscendiamo vs il Curò dove transitiamo 1 ora dopo e alle 19.30 siamo nuovamente a Valbondione 13 ore dopo la partenza.
foto 1 il tracciato foto 2 lago gelt foto 3 io e robi a valbondione

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