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| notte a ciamp col bif, 03/03/2006 | Tweet |
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| Onicer | oscarrampica
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| Gita | notte a ciamp col bif |
| Regione | Veneto |
| Partenza | caprile (1000 m) |
| Quota arrivo | 1800 m |
| Dislivello | 1000 m |
| Difficoltà | F |
| Rifugio di appoggio | no |
| Attrezzatura consigliata | ciaspe |
| Itinerari collegati | nessuno |
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| Condizioni | Ottime |
| Valutazione itinerario | Ottimo |
| Commento | Parto per caprile col Bif mitico tossico di pandino con l’idea di offrirgli una settimana disintossicante prima che parta per la comunità. Il tentativo è pirotecnico tra alti e bassi sfuriate liti fiumi di parole e buoni propositi che naufragano dopo pochi minuti nei fiumi d’alcool che scorrono nelle vallate dell’alto veneto.
Dopo averlo portato il giorno di Natale a fare la ferratina dei sass de rocia provo a convincerlo a salire a ciamp per passare la notte lontano da ogni tentazione del fondovalle. Il 26/12/1989 passiamola giornata in birreria a parlare delle differenze fra uomo, regno animale e vegetale e più tardi a casa sull’origine dell’uomo e della fede fino all’una di notte non riuscendo a convincere il Bif a partire perché quando entra nella sua bolla, è ingestibile. Finalmente il 27 Bif accetta di partire salvo incazzarsi e cambiare idea dopo un ora di salita quando arriviamo al villaggio di Caracoi. Riusciamo a convincerlo a proseguire e piano piano anche lui si entusiasma attraversando boschi che sembra di stare in Canada. E quando dopo molte imprecazioni questa volta per davvero la salita finisce e possiamo ammirare dall’alto la piana di Ciamp, un rinnovato entusiasmo lo coglie e ci mettiamo a correre come bambini, saltando e rimbalzando nella neve. Per cena una gialla e gioiosa polenta colora le tinte lugubri della buia baita illuminata solo da qualche guizzo di fiamma che rompe l’oscurità mal celata da qualche piccola fiammella di candela. Poi il fumo brucia gli occhi come tutte le notti lassù giunge il gelo a combattere col fuoco ma siccome siamo in tre decidiamo di rintanarci nel fienile seppellendoci di coperte per resistere al freddo. L’indomani il sole ci irradia di luce appena spostiamo il portone che chiude la baita preannunciando una magnifica giornata di sole che splende sul bianco pianoro. Facciamo pulizie, una mega mangiata e poi ritorniamo a valle per la serata in birreria dopo tanta penitenza. E al caldo perfino il Bif davanti a una bionda schiumante apprezza la gita appena conclusa salvo poi dire esattamente il contrario a fine serata quando tocca portarlo a casa ubriaco perso. Scrivo sul mio diario che questo periodo passato col Bif mi ha chiarito il concetto di disciplina e autodisciplina se si vuol metter su famiglia. Prodromo. Foto1 mot e il bif si godono il panorama Foto2 io e Bif Foto 3 noi vs il Civetta |
| Report visto | 2239 volte |
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| Immagini |    |
| Fotoreport | |
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