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   Alta Via Del Lario, 15/08/2018
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Onicer  ziopommo   
Gita  Alta Via Del Lario
Regione  Lombardia
Partenza  S. Bartolomeo - Bugiallo  (1204 m)
Quota arrivo  749 m
Dislivello  4800 m
Difficoltà  EE
Rifugio di appoggio  Biv Manco - C.Como - rif s.jorio
Attrezzatura consigliata  Kit da ferrata oppure attrezzatura per conserva protetta (corda 10m).
Itinerari collegati  nessuno
Condizioni  Buone
Valutazione itinerario  Ottimo
Commento EEA+ (disl.4800m sviluppo 62km)
Link utili: http://www.caidongo.it/escursionismo/alta-via-del-lario/
Cartine: CNS 277 Roveredo - Alto Lario Occidentale Carta dei sentieri sezioni 1 – 2.
Collana Meridiani montagne “Monti Lariani” (con cartina ben fatta)
Bibliografia: Guida Cai e Touring Club “Mesolcina-Spluga - Gogna Recalcati”
Mappa on line sito svizzera > https://map.geo.admin.ch/
Prenotazione Capanna Como: http://www.caicomo.it/rifugi/prenota-rifugio-incustodito

Finalmente le vacanze ed una buona finestra meteo che ci hanno permesso di compiere il giro dell’alta via del Lario.
Lasciate due auto, una a Breglia ed una a S. Bartolomeo ci incamminiamo.
1° tappa Da S. Bartolomeo superiamo l’alpe Pescedo e dalla vetta del Sasso Canale, salutiamo il Lario scendendo in valle di Bares ed affrontando il un ostico traverso a mezzacosta ben segnalato da bolli rosso-bianchi.
A questo punto il giro classico tirerebbe diritto verso la parete E del pizzo Ledù per risalire poi la via ferrata, noi invece optiamo per una variante che scende a NE verso il bivacco Manco. Pertanto saltiamo il passo Canale e dal passo di Manco (o bocchetta Pian di Ros) ci abbassiamo tramite il canale che guarda la Val Chiavenna. Incontriamo alcuni tratti adrenalinici esposti ed un piccolo tratto attrezzato con catene marciotte! raggiunta la ganda eccoci al bivacco per il pernotto. 6,5 h
2° tappa Saliamo al passo di Campo e scendiamo all’omonima alpe, risaliamo verso la bocchetta del cannone e scolliniamo sopra il lago Ledù ed al bivacco Petazzi. Proseguiamo superando interamente la val d’Inghirina e raggiungiamo il lago di Cavrig. Ora non ci resta che proseguire sino al passo San Pio e scendere il ripido e ma facile canale fino alla Capanna Como e lago D’Arengo. 7,5 h
3° tappa Risaliamo verso il passo dell’orso e scendiamo a mezza costa in valle del Dosso su tratti piuttosto esposti, passiamo l’Alpe Caurga e raggiungiamo la ferrata che supera un salto roccioso in prossimità dell’alpe di Mogn. Il tratto è ben attrezzato ed in perfetto stato con catene e chiodi luccicanti. Con grande piacere osserviamo poco dopo nella vallata successiva, il punto dove presto sarà eretto il bivacco in memoria dell’amico e nostro istruttore Flavio Muschialli. Superiamo l’intaglio roccioso che supera lo sperone che scende dalla cima Dermone e superata la parete est del Cardinello risaliamo un canale che giunge sino a 100m sotto la sua vetta. Ridiscendiamo fino all’ape malpensata superiamo due valichi (bocchetta di Camedo e di Valstorna) ed entriamo in territorio Elvetico (Val di Roggiasca).Tramite un articolato giro perveniamo ai laghit de la Boga ed alla bocchetta di stazzona. Non ci resta che far scivolare le gambe verso il rif. San Jorio.
4° tappa Dal rifugio San Jorio al Giovo poi in piano per 3,5 km verso il rif. Sommafiume. Riparte la salita verso il pizzo di Gino che aggiriamo sul versante nord tramite due bocchette, raggiungiamo la cima Pianchette e continuiamo sulla dorsale aggirando il Tabor e svettando su Marnotto. Ancora in avanti superiamo due tratti rocciosi facili ma esposti ed accarezziamo le pendici del Bragagno fino a Sant’Amate. Ora si scende passando per il rifugio Menaggio e dopo un’oretta al mezzo meccanizzato. 9h
TEMPI EFFETTIVI

Con Ursulina in compagnia di Cristian e Loris!
OOOOPPPPPP!!!!!!
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