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   Cima delle Sasse, 15/10/2017
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Onicer  njek   
Gita  Cima delle Sasse
Regione  Veneto
Partenza  Casera della Grava  (1630 m)
Quota arrivo  2878 m
Dislivello  1250 m
Difficoltà  F
Rifugio di appoggio  nessuno
Attrezzatura consigliata  casco
Itinerari collegati  nessuno
Condizioni  Buone
Valutazione itinerario  Ottimo
Commento Partenza da Casera della Grava che si raggiunge per una stradetta di montagna con alcuni brevi tratti in sterrato, salibile anche con auto normali (cioè non particolarmente basse).
Prima parte su tratturo, poi per il sentiero che sale, deciso, al passo delle Sasse. Ho preso il sentiero che dai 2100m taglia verso la sella del Col del Van, è segnato sulla carta Tabacco, ma non è segnalato ne bollato, a tratti non son riuscito a seguirlo. Comunque se si identifica il dosso del Col del Vant la direzione diventa evidente. Dalla sella per raggiungere l’attacco della normale alla Cima delle Sasse bisogna traversare in quota puntando a salire solo nei pressi di una spalletta erbosa oltre delle placche chiare che formano un piano inclinato. Con pochi passi di I°+ si risale questa zona tra rada vegetazione e alzandosi un poco ci si ritrova di fronte un circo detritico. Queste ghiaie vanno attraversate, a scelta, per portarsi quasi all’angolo superiore-sinistro dove si attaccano le roccette della balza che sorregge un ripiano che si percorre in diagonale ascendente verso sx , si costeggiano delle nicchie e si continua appena oltre lo sbocco del vallone di salita delimitato a sx dalla cresta, a cui ci si approssima per poi salire un po’ a dx (ometti) e infilare l’ultimo solco a sud che incide il versante Est, inizialmente un po’ incassato poi più aperto. Nella parte più aperta sono stato più a sinistra, anche verso la cresta per po spostarmi a dx prendere la cresta sommitale e raggiungere la cima spostandomi di un buon tratto verso nord. Lungo la salita si incontrano alcuni ometti, ma perlopiù la salita va trovata, le difficoltà non sono mai eccessive (non ho trovato più del II°), però la salita richiede un impegno superiore al grado dei passaggi. L’ambiente è decisamente severo, non esente dal pericolo della caduta di sassi, i segnavia molto rari e il versante non molla per un lungo tratto….anche al ritorno non sono riuscito a mettere delle marce in discesa, è stata d’obbligo l’attenzione! (per fare un raffronto : ben più scorrevoli i ritorni di Gardesana-Forzelete-Moschesin del giorno prima).Bello il panorama ampio e la vista ravvicinata su Busazza e Civetta.
Dalla base della normale sono sceso nel Van del Moiazzetta della Grava. Ho raggiunto il sentiero Angelini, dove questo sale per la Forcella inferiore delle Crepe sono sceso a vista. Solo più sotto ho ritrovato una traccia che ho seguito verso dx, dove il sentiero sale per il passo Lastra (lato dx idrografico) sono sceso per traccette per divertenti ghiaie verso il fondo del vallone da cui per tracce e greto sono tornato sul tratturo poco a monte della Casera della Grava. Percorso non segnato, meglio chiarirsi le idee prima con qualche foto e la cartina, ma non è difficile identificare la linea di discesa.
Foto1: Cima delle Sasse e Cima Moiazzetta della Grava
Foto2: tratto si salita dopo la fase incassata
Foto3: Panorama dalla Cima delle Sasse
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