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   Grignone direttissima sotto il rifugio, 26/01/2008
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Onicer  Luca Bono      
Gita  Grignone direttissima sotto il rifugio
Regione  Lombardia
Partenza  cappelletta Sacro Cuore di Balisio  (880 m)
Quota arrivo  2410 m
Dislivello  1530 m
Difficoltà  OS
Esposizione in salita  Sud-Est
Esposizione in discesa  Est
Itinerari collegati  nessuno
Neve prevalente  Trasformata
Altra neve  Marcia
Rischio valanghe  2 - Moderato
Condizioni  Buone
Valutazione itinerario  Ottimo
Commento Finalmente riesco a realizzare questa grande scialpinistica a pochi minuti da casa. Decidiamo di partire da Balisio, invece che da Pasturo, da dove comunque ci sarebbero stati un bel po' di metri da fare sci in spalla. La neve inizia nei pressi dell' Alpe Cova, per intenderci appena fuori dal bosco. Lì calziamo gli sci, senza troppi problemi arriviamo ai Comolli sfruttando la stradina del Pialeral. Dai Comolli si può scegliere se proseguire sci ai piedi con traccia che lentamente sale verso sinistra, (soluzione da noi adottata, anche se la neve era già un po' cedevole) oppure spallare gli sci e ramponare la classica invernale. In vetta il colpo d'occhio che dalla cresta da sul lago e il versante Ovest è sempre emozionante...Mentre il Molte che caparbiamente arriva in vetta nonostante la nausea si rifocilla, valuto un po la discesa, quella sotto il rifugio, (un vago e largo canale più riparato dal sole rispetto alla traccia di salita) pare ancora fattibile, il remollo è appena all'inizio. La discesa infatti è fantastica su firn in via di remollo che è perfetto per la pendenza in questione, di modo che si può scendere tranquillamente senza far troppo lavorare le lamine, e gli ululati di chi ci precede ne sono la testimonianza... Passiamo a destra del fascione roccioso della via estiva e da qui una valletta e poi una stradina ci portano sotto all' Alpe Cova. Qualche curva nel bosco poi sci in spalla fino alla macchina.
Abbiamo visto qualche scialpinista, in salita utilizzare una deviazione che parte nel sentiero prima del bosco: in corrispondenza di un cartello di divieto di sosta si gira a destra, in questo modo pare si riescano a mettere gli sci un po' prima sfruttando prati poco esposti al sole, guadagnando un po' di curve anche sulle discesa (questa delucidazione ci è stata fornita dal simpatico proprietario della baita con fontanella posta circa 100 metri dopo la suddetta deviazione). Sicuramente la prossima volta verificheremo di persona.
NB: con le temperature di questi giorni sarebbe consigliabile a mio parere iniziare la discesa non dopo le 10 per godere fino in fondo della neve trasformata, anche se in realtà già in salita verso le 9 la neve in basso cominciava ad infradiciarsi...giornata caldissima! Nella prima parte della discesa un minimo di remollo a mio avviso aiuta molto specie chi non possiede una tecnica di discesa stra-sicura su pendenze di una certa importanza, come il sottoscritto.
partecipanti Luca Bono e Luca Molteni.
Grazie a Fabrizio Righetti per le "dritte" telefoniche della sera prima.
FOTO 1: prima parte dell'itinerario
FOTO 2: condizioni di innevamento dall 'Alpe Cova
FOTO 3: itinerario di salita (in verde) e discesa (in rosso) percorsi da noi e dagli altri 10-15 scialpinisti presenti oggi.
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