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Cima Centrale dei Forni dalla Val Pisella, 02/01/2011 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | Riki |
Gita | Cima Centrale dei Forni dalla Val Pisella |
Regione | Lombardia |
Partenza | Santa Caterina Valfurva (1740 m) |
Quota arrivo | 3240 m |
Dislivello | 1500 m |
Difficoltà | BS |
Esposizione in salita | Sud-Est |
Esposizione in discesa | Sud-Est |
Itinerari collegati | nessuno |
Neve prevalente | Farinosa |
Altra neve | Farinosa |
Rischio valanghe | 2 - Moderato |
Condizioni | Eccellenti |
Valutazione itinerario | Ottimo |
Commento | Grazie alla segnalazione del Righetti (ancora lui) ci portiamo nella zona Forni per salire dalla Val Pisella la Cima centrale dei Forni.
La Val Pisella si trova alle spalle del rifugio dei Forni e costituisce una superba balconata su tutto il bacino dei Forni contornato dal Gran Zebru, Cevedale Tresero tutte in veste invernali, insolite per noi che siamo abituati a vederle in Primavera. Anche l' ambiente è diverso, non c'è la grande ressa di scialpinisti pronti a contendersi tutte le cime; oggi eravano in tutto una decina distribuiti tra le varie Cime dei Forni . Si parte all' inizio della strada che sale ai Forni appena fuori dall' abitato di Santa Caterina Valfurva. La strada è ovviamente chiusa ma si calzano subito gli sci. Dopo 4 Km si arriva al rifugio Stella Alpina e qui si prende a sinistra una ripida stradina che porta sopra il bosco verso un gruppo di baite a 2300m sotto la cima del Sasso Prealda. Da qui abbiamo seguito una traccia che alzandosi ulteriormente e contornando verso destra (Nord Est) il Sasso Prealda siamo entrati in Val Pisella sopra il rifugio dei Forni. Qui si deve attraversare la Val Pisella con un lungo traverso pianeggiante fino a portarsi sul lato opposto della valle. Si sale ora su pendenze discontinue a tratti molto ripide e a tratti quasi pianeggianti fino ad arrivare a circa 3000m di altezza sopra una cresta ben tracciata e percorribile con gli sci. Dopo una calata di 2 metri dalla cresta senza sci, si sale brevemente per arrivare in vetta con gli sci ai piedi. Panorama fantastico. Anche la discesa è fantastica, tutta neve polverosa con sole 5 tracce vecchie. Scendiamo direttamente al rifugio dei Forni per goderci per intero la discesa, poi sulla stradina fino a Santa Caterina. Gita che merita davvero soprattutto con queste condizioni. Ancora un bravo al Righetti e a Zamma il mio socio che ha scelto questo itinerario. Foto 1: Il bacino dei Forni Foto 2: la prima parte della discesa dalla vetta. Foto 3: Zamma davanti al Tresero |
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