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Colle delle Pale Rosse, 12/01/2022 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | Fabrizio Righetti |
Gita | Colle delle Pale Rosse |
Regione | Lombardia |
Partenza | Santa Caterina Valfurva (1738 m) |
Quota arrivo | 3388 m |
Dislivello | 1700 m |
Difficoltà | MS+ |
Esposizione in salita | Sud-Est |
Esposizione in discesa | Sud-Est |
Itinerari collegati | nessuno |
Neve prevalente | Ventata |
Altra neve | Ventata |
Rischio valanghe | 1 - Debole |
Condizioni | Buone |
Valutazione itinerario | Buono |
Commento | Poca neve nella Val di Cedech ma sia la salita che la discesa non ne sono penalizzate. Si scia prevalentemente su belle placche ventate di neve morbida e poi l'ambiente è super.
Riporto quanto scritto su mia pagina fb: Il mio amico professore, non è certo un giovincello ma è uno che non molla mai, tanto che anche quest'anno si è iscritto alla 'Sellaronda' in coppia con quell'altro agonista sfegatato di Lorenzo Meciani con cui più volte abbiamo gareggiato in coppia. Il prof è uno che si allena con metodo, del resto faceva il professore di educazione fisica e poi è pure maestro di sci da vecchia data, e deve fare qualche 'lungo' per prepararsi; allora gli dico: dai non faremo la sciata della nostra vita ma andiamo dentro in Val di Cedech, da Santa Caterina Valfurva è bella lunga e fa al caso tuo 😀. E così stamattina, mi prendo una giornata di ferie e verso le 9 e 30 partiamo da quella ghiacciaia naturale che è Santa Caterina (mi sembra ci fossero -13 °C) contenti di vivere un'altra impagabile giornata tra le montagne senza troppe attese. In Inverno, oltre il Rifugio dei Forni non trovi più nessuno e il senso di isolamento prende il sopravvento, ma l'ambiente solatio e la vista del 'Grande' ti conciliano subito con la natura. Mentre salivamo dicevo al prof che la mia prima uscita con gli sci fu proprio qui, mi inoltrai nella valle con un paio di Trabucchi e gli attacchi Nepal, che avventura che fu. Passo dopo passo raggiungiamo il Rifugio Pizzini per proseguire poi verso le Pale Rosse. Di polvere non è rimasto più nulla, ma del resto l'ambiente aperto non protegge dai venti che in questa stagione son stati più frequenti della neve. Però oggi non avevo voglia di stare in un buco ombroso e sono contento di esser qui, più ci si alza con la quota e più gli spazi si dilatano. E' proprio vero che chi più il alto sale, più lontano vede e non solo con gli occhi. Alla fine raggiungiamo l'ampia sella glaciale del Colle delle Pale Rosse proprio alla base del versante SW del Gran Zebrù, che meraviglia è un luogo stupendo, dove il contrasto tra l'orizzontale e il verticale è la cosa che più mi affascina. Si sta bene nonostante siamo quasi a 3400 m di quota e quindi ci godiamo una meritata pausa. La discesa sarà onesta seguendo i valloncelli dove il vento a creato delle belle placche di neve morbida. Rientriamo a valle seguendo verso ponente il sole che ci illumina l'anima. |
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