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   Piz Vadret da Brail (no cima), 09/03/2019
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Onicer  fabiomaz      
Gita  Piz Vadret da Brail (no cima)
Regione  Svizzera
Partenza  Brail  (1526 m)
Quota arrivo  3164 m
Dislivello  1700 m
Difficoltà  BS
Esposizione in salita  Sud-Est
Esposizione in discesa  Sud-Est
Itinerari collegati  nessuno
Neve prevalente  Farinosa
Altra neve  Farinosa
Rischio valanghe  2 - Moderato
Condizioni  Ottime
Valutazione itinerario  Ottimo
Commento In cerca di itinerari protetti dal vento da Ovest ci inoltriamo in Engadina seguendo le idee di Claus, sempre una miniera di informazioni e conoscenze.
Arrivati a Brail lasciamo l'auto in un piccolo parcheggio e risaliamo verso l'imbocco della val Punt Ota, tagliando i tornanti di una strada innevata. Ci abbassiamo quindi nel fondo valle con un breve togli/metti e risaliamo per lungo tratto il vallone semipianeggiante.
Dai versanti SUD, malgrado la neve non abbondantissima, sono scese grosse valanghe. I pendii nord del Piz Fourun sono invece intonsi e invitanti, anche se sicuramente pericolosi e da valutare attentamente.
Giunti al pianoro a quota 2600 lasciamo a sinistra il Piz Punta Ota e dirigiamo verso l'imbocco del vallone glaciale tra il Piz Vadret e il Piz Vadret Pitschen.
Arrivati alla fourcla, caratterizzata da una bellissima "fiamma", veniamo investiti dal forte vento. Provo a risalire la rocciosa cresta SW del Vadret ma appare subito chiaro che è di carattere decisamente alpinistico e richiede attrezzatura che purtroppo non abbiamo. Salgo un po', mi fermo, vedo la cima a poca distanza (3229) ma faccio dietrofront.
Scendo e mi abbasso nel canale in direzione Ovest per cercare qualche punto di maggior debolezza. Non li trovo e anzi il vento mi raffredda molto velocemente.
Tornato alla forcella valutiamo la breve salita al Piz Vadret Pitschen, che presenta vecchie tracce di passaggio, ma l'intensificare del vento e l'invitante vallone di discesa mi consigliano diversamente.
Scendiamo quindi il bel vallone su neve buona, poi traversiamo verso la val Barlasch.
Identificato un colle a circa quota 2820 scolliniamo e con bel salto dalla cornice entriamo nella nuova valle. Discesa divertente su pendii tranquilli fino al limite del bosco, poi neve in veloce deperimento fino alla strada, che ripercorriamo per circa un chilometro fino all'auto.

Gita abbastanza semplice ma in ambiente davvero bello e solitario. Il vallone del Vadret è uno spettacolo della natura. La cresta finale del Vadret è la Stundengrat (AD+ con un passaggio di 5b, immagino la bella placca fessurata verticale di una 15na di metri), e infatti mi pareva..

foto 1: nella parte finale della Val Punt Ota.
foto 2: l'altopiano tra Piz Punt Ota, Vadret Pitschen e Piz Vadret
foto 3: il vallone gliaciale finale
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