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   CASTABLO, 07/03/2019
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Onicer  crisarch1978      
Gita  CASTABLO
Regione  Lombardia
Partenza  Temù  (1100 m)
Quota arrivo  2620 m
Dislivello  1650 m
Difficoltà  OSA+
Esposizione in salita  Nord-Ovest
Esposizione in discesa  Nord-Ovest
Itinerari collegati  nessuno
Neve prevalente  Crostosa
Altra neve  Ventata
Rischio valanghe  2 - Moderato
Condizioni  Buone
Valutazione itinerario  Ottimo
Commento 06/03/'19
Partiti con l'idea del Caione, arrivati a Temù lo sguardo va al Castablo, montagna molto poco frequentata dagli scialp, chissà perchè? da tanto nei miei intenti, ma difficile da trovare in condizioni poiché i pendii sono terreno ideale per slavine. Pietro dice: e se andassimo li? Dico subito si, qualcosa di nuovo è sempre più affascinante; una rapida occhiata alla relazione e via, saliamo a 1100 con l'auto per poi proseguire a piedi per mezz'oretta, neve e ghiaccio a tratti, poi calziamo gli sci e in breve arriviamo alla chiesa di S. Giulia. Il vallone si apre e vediamo la cima. Le pendenze aumentano, c'è una crosta portante con 2 cm di neve inconsistente, le pelli tengono poco. Ci portiamo verso il crinale ovest. I traversi diventano sempre più delicati, a quota 2200 Pietro mette i ramponi, i suoi sci da gara non sono predisposti per i rampant che invece io calzo prima di affrontare un ripido canale, al centro un metro di neve, con crosta che si spacca e neve inconsistente che non permette ai coltelli di mordere, si scivola, allora mi porto ai lati dove c'è neve ghiacciata, fare zig zag non è possibile per la forte pendenza, salgo scalettando, il pendio diviene più dolce ma per poco, altro muro ancor più ripido, cadere qui sarebbe rovinoso, ci sono pietre sottostanti e la neve è talmente ghiacciata che non sarebbe possibile fermarsi, cerco di star calmo, alla fine arrivo ad una cornice, quasi verticale, riesco a fare dietro front mettendo a valle uno sci e girando l'altro radente alla parete, dopo un pò non sapendo come uscirne, alzando a dismisura uno sci riesco a superarla. Le pendenze divengono meno marcate e in 20 min siamo in cima. Panorama splendido. Decidiamo di scendere diretti sotto la cima 40°, iniziale farina, poi gli accumuli ci fanno optare per un pendio esposto a nord ovest dove si vede una vecchia traccia e la neve è sicura, facciamo un lungo traverso molto esposto passando uno alla volta, qui la neve è ghiacciata e irregolare, il pendio convoglia in due canali, scegliamo quello più largo, non si vede la fine perchè la pendenza aumenta, un pò di derapage e poi belle curve appena capisco che non ci sono rocce. Entriamo nel vallone alto e scendiamo fino alla zona degli arbusti che si affronta bene poichè radi, da qui attraverso una lingua non più larga di due m arriviamo ai prati, ultime curve ampie fino alla strada verso le baite Mezzullo. Ripellata di 100m, discesa e in breve siamo alla pista nera di Temu, che dopo i pendii del Castablo ci sembra dolce e rilassante; poco prima della fine usciamo dalla rete su una stradina che in 20 min di salita ci riporta all'auto.
Ora ho capito perchè è poco frequentato..
Ho messo OSA+ perché le condizioni della salita erano realmente difficili. Se avessi avuto dei ramponi li avrei calzati per l'ultimo canale.
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