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Punta Barmaverain, dal Ghiacciaio di Giasson e la cresta W, 29/04/2017 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | Fedora |
Gita | Punta Barmaverain, dal Ghiacciaio di Giasson e la cresta W |
Regione | Valle d'Aosta |
Partenza | Usellieres (Valgrisanche) (1785 m) |
Quota arrivo | 3472 m |
Dislivello | 1690 m |
Difficoltà | BSA |
Esposizione in salita | Nord-Ovest |
Esposizione in discesa | Nord-Ovest |
Itinerari collegati | Punta Barmaverain (3472m), dal Ghiacciaio di Giasson e la cresta W |
Neve prevalente | Farinosa |
Altra neve | Trasformata |
Rischio valanghe | 2 - Moderato |
Condizioni | Ottime |
Valutazione itinerario | Ottimo |
Commento | La scelta della VdA, dove ha nevicato molto meno rispetto alle Alpi centro-orientali, si è rivelata azzeccatissima. Condizioni strepitose ovunque, tracce dappertutto sulle cime della Valgrisanche e della Val di Rhemes! Perfino la Grande Rousse è tracciata. E tanta tanta polvere, anche se la neve fresca non supera i 30-35 cm. Questa cima è una validissima alternativa alla Giasson. Pur avendo praticamente tutto l’itinerario in comune, poco prima della stessa Giasson si ha la possibilità di salire questa montagna, con altri 200m da fare decisamente ripidi e, nelle condizioni di oggi, decisamente faticosi. Tutti alla Giasson, infatti, e solo noi qui! Spallati gli sci per 10 minuti, risaliamo il ripido dosso boscoso, in condizioni perfette, senza tribulare. Poi lungo il bel vallone fin poco prima della Giasson. Seguiamo poi la cresta W, all’inizio su neve ben portante, ma poi qualche placca da vento e accumuli ci fanno optare per lasciare gli sci, a 170m dalla vetta. Proseguiamo a piedi: fatica immane a tracciare la prima parte, dove sfondo fin sopra il ginocchio. Meglio nel finale, su neve più portante, visto che si sta sul versante sud. Non banali gli ultimi 20metri, su roccette in salita e per un ripidissimo breve canalino in discesa. 1h per salire 170m... Tornati agli sci, poco prima del termine della cresta, scendiamo a dx per un ripido pendio in polvere canadese, anche se con un po’ di attenzione vista appunto la ripidezza. Poi ci ricongiungiamo al percorso di salita: tutta la discesa sarà in fantastica polvere, evitando i pendii esposti a W dove il sole di ieri ha creato una leggera crosta (che tenderà ad aumentare nei prox giorni...). Tutta farina quindi fino al dosso boscoso. Ma da qui fino alla macchina sarà una discesa a dir poco stupenda, su fondo ben trasformato con due dita di polverina sopra... Una goduria. Arriviamo praticamente a 20m dalla macchina grazie ad una lingua di neve. Giornata di meteo fantastica, con temperatura perfetta e senza un filo di vento. Partecipanti: Fedora, Lidia e Zamma; e con Carmen, Patrizio, Anna e Roby che sono saliti alla Giasson (sciata strepitosa anche loro!). Unico neo di oggi: aver perso la digitale sui ripidi pendii scesi verso il termine della cresta... Se qualcuno la ritrovasse...
FOTO 1: Di ritorno dalla vetta; a dx, in rosso, il canalino percorso in discesa, mentre in salita siamo stati sulle rocce a sx (giallo). La traccia da fare è stata una bella fatica! FOTO 2: I nostri pendii di discesa partendo poco prima del termine della cresta. La digitale l’ho persa prima del saltino con roccette... FOTO 3: Neve farinosa anche nella parte bassa del vallone. |
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