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LES COURTES, PARETE NORD EST, la morte in faccia!, 29/04/2016 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | sorega |
Gita | LES COURTES, PARETE NORD EST, la morte in faccia! |
Regione | Francia |
Partenza | Chamonix, Grands Montets (3220 m) |
Quota arrivo | 3856 m |
Dislivello | 1200 m |
Difficoltà | OSA+ |
Esposizione in salita | Nord-Est |
Esposizione in discesa | Nord-Est |
Itinerari collegati | nessuno |
Neve prevalente | Farinosa |
Altra neve | Farinosa |
Rischio valanghe | 2 - Moderato |
Condizioni | Eccellenti |
Valutazione itinerario | Eccezionale |
Commento | Una spettacolare giornata rovinata da un gravissimo incidente. Partito da solo mi sono ritrovato sulla NE con oltre 20 persone che salivano questa mitica linea di sci ripido. Le condizioni erano eccellenti, una giornata stupenda e una neve eccezionale ricopriva l'immenso lenzuolo delle Courtes. Ottima traccia di salita fino al colle dove finisce la via di salita. Poi ho continuato per la cresta di misto con gli sci nello zaino da solo, mentre tutti gli altri si preparavano alla discesa dal colle. Solo altre tre persone mi hanno seguito ma solo con ramponi e picozza. Siamo arrivati in vetta praticamente insieme. Mi hanno chiesto di fargli una foto e io gliel'ho fatta volentieri. Poi già che c'ero ho chiesto di ricambiarmi il favore e così loro me ne hanno fatto un paio a me. Sono scesi coi ramponi mentre io, solo, mi sono preparato alla discesa dalla vetta con gli sci. Un pendio estremo, molto di più della classica NE. Mi sono letteralmente "cagato adosso" nella prima parte ripidissima tra rocce e neve che mi partiva sotto gli sci. Concentrazione massima e attenzione ad ogni singolo movimento. Dovevo far partire la neve sotto i miei sci, ma non dovevo partire con essa! Pendenza penso sui 60° visto che la mia mano appoggiava sulla neve all'altezza della mia spalla più o meno. Poi, una volta entrato sul pendio più ampio ho iniziato le prime curve su neve stupenda scendendo a sinistra della NE classica. A metà parete circa sono entrato sulla NE in corrispendenza di 4 persone che stavano ancora salendo. Mi sono fermato per valutare la situazione. Dall'alto ho visto una persona cadere. Rotolava con gli sci attaccati. Pirolette una dietro l'altra senza fermarsi nella neve soffice, ma ingovernabile. Ci è passato davanti gridando qualcosa. Nessuno ha osato fermarlo: era un proiettile con sci, bastoni, zaino, ecc. che rotolava verso il basso. Oltre un centinaio di metri sotto di noi ha perso prima uno sci, poi l'altro ed è è continuato a cadere. Ho pensato che sarebbe arrivato in fondo con un sacco di botte, ma senza gravi conseguenze visto che stava rotolando nella neve soffice. Purtroppo prima dela terminale c'erano delle rocce e lui deve averle prese in pieno per poi arrestarsi 200 m sotto la terminale. Sceso in soccorso sono arrivato che era in arresto cardiaco. Suo figlio, sceso insieme a me ha iniziato il massaggio cardiaco aiutato da un'altra persona che era lì per caso. Poco dopo è arrivato l'elicottero dei soccorsi con il defribbilatore. Ha ripreso il battito e la respirazione, ma dopo oltre 10 minuti se non un quarto d'ora abbondante. Il viso era nero, le mani gialle, non dava alcun segno vitale. E sulla tempia un vistoso e profondo taglio.... Eravamo in vetta insieme poco prima per puro caso... Avevamo fatto la salita quasi insieme per puro caso... Sul sito del Dauphiné sono riportate poche righe sull'incidente che non danno nessuna conferma ne smentita. Il figlio era sotto schock, l'amico incredulo... La caduta è stata probabilmente provocata da un sasso nascosto sotto la neve che ha fatto "inciampare" lo sciatore facendolo rotolare inesorabilmente verso il basso. Su certe pendenze e su certi pendii non si deve e non si può sbagliare. Gli errori si pagano cari, molto cari. Il livello scistico è molto aumentato, ma non si devono smitizzare le pareti. Un pendio a 50° resta sempre un pendio a 50° e non è per niente da sottovalutare o da sminuire. Se lo fanno in tanti non è detto che sia per tutti. E comunque anche i migliori possono sbagliare...
Fotoreport a questo link: https://www.facebook.com/mauro.soregaroli/media_set?set=a.10209839065359775.1073741940.1426945726&type=3&pnref=story Foto 1: La Nord est delle Courtes Foto 2: La linea di discesa Foto 3: I soccorsi |
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