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   Pizzo Coppetto, 28/03/2016
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Onicer  STAMBECCO92      
Gita  Pizzo Coppetto
Regione  Lombardia
Partenza  Monte di Valdisotto  (1620 m)
Quota arrivo  3066 m
Dislivello  1500 m
Difficoltà  BSA+
Esposizione in salita  Nord-Est
Esposizione in discesa  Nord-Est
Itinerari collegati  nessuno
Neve prevalente  Variabile
Altra neve  Marcia
Rischio valanghe  2 - Moderato
Condizioni  Discrete
Valutazione itinerario  Ottimo
Commento Gita un pò alternativa in una degli ambienti, la valle di Campaccio, che amo di più qui in alta Valtellina. Un luogo remoto, scarsamente frequentato (a torto), al cospetto dell'imponente parete sud-est della Cima Piazzi. Questa zona della Valdisotto è anche tra le più nevose di tutta l'alta valle insieme alla val Viola, per questo la trovo particolarmente interessante e offre alcuni itinerari niente male.
Oggi guido il gruppo proprio qui, la meta è un 3000 della provincia di Sondrio che mi manca, il pizzo Coppetto, erroneamente conosciuto per la frana della val Pola del 1987, in realtà la montagna del distacco non è questa, bensì il monte Zandila (2936 m), poco più a sud.
Si parte da Monte sopra Cepina, si devono spallare gli sci fino alla quota 1800, dove diventa costante. Si segue la stradina e poi i dossi che conducono al lago di Campaccio (2300 m), tra i più belli in Valtellina in estate secondo me. Da qui proseguire sulla destra del lago fin quasi al fondo della valle, qui alla propria sinistra verso sud si apre un vallone che termina proprio alle pendici del Coppetto. Attenzione perchè la parte finale è un pendio ripido che va percorso solo con neve sicura. Alla quota 3000 di questo pendio si lasciano gli sci e si prosegue a piedi (ramponi) fino a una piccola sella poco sopra. Qui inizia il tratto alpinistico che con qualche passaggio di II° conduce in vetta. Non sottovalutare questi ultimi metri, la roccia non è delle migliori e la neve copre le placche lisce. Discesa oggi non proprio entusiasmante, niente di insciabile ma la crosta si può dire che abbia dominato gran parte della gita, un pò portante, un pò sfondosa ci ha accompagnato fino a quota 2100 con brevi tratti d farinetta, sotto nel bosco invece già piuttosto marciotta.
Speravamo in un tempo un po' più clemente, comunque visibilità neanche male a parte sulla vetta.
In compagnia del mio grande papà GIO64, in cui oggi finalmente ho rivisto lo spirito di avventura che lo ha sempre contraddistinto, è lui che ci battuto traccia verso la cima, Claudio, Giovanni, Diego, Giorgio e Renato.
3 foto tutte in cima.
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