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Grignone (e tentativo Zucco Chignoli), 22/03/2016 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | rozzoschi |
Gita | Grignone (e tentativo Zucco Chignoli) |
Regione | Lombardia |
Partenza | Balisio (Chiesetta) (920 m) |
Quota arrivo | 2400 m |
Dislivello | 2100 m |
Difficoltà | BS+ |
Esposizione in salita | Sud-Est |
Esposizione in discesa | Sud |
Itinerari collegati | nessuno |
Neve prevalente | Trasformata |
Altra neve | Trasformata |
Rischio valanghe | 2 - Moderato |
Condizioni | Buone |
Valutazione itinerario | Eccezionale |
Commento | Salita integrale in 2h30 pedestre per pelli malandate e pendio invernale poco invitante per risalita con gli assi. Fino ai 2200 caldo atroce poi l’aria cambia e il terrore che si sviluppassero cumuli a visibilità impenetrabile hanno accelerato la discesa appena prima delle 9:00. Per 50 metri sotto il rifugio si raccorda qua e là per cercare la neve migliore ma soprattutto per trovare la confidenza con le pendenze. Dai 2300 metri invece è liberoandante e fino a 1700 bella, bella, bella. Risalita nella pancia del bestione con l’idea di far doppietta prestigiosa allo Zucco dei Chignoli ma a 50 metri dalla cima un brivido istintivo mi fa tornare sui miei passi e risalgo allora fino a 2200 metri tra il Merlini e il Brioschi. La discesa alle 10:00 è da ricercare bene stando sulle est o sui ripidoni sud ormai supertrasformati per evitare sfondamenti antiestetici e così bel felice fino al Pialleral. I pratoni sotto 1400 metri permettono invece un divallare quasi sicuro e un raccordo pedestre di 50 metri permette comunque di arrivare a 1150 metri appena sopra la sorgente Cornisella. Oggi dopo anni, con un po’ di amaro in bocca, sul più bel pendio al mondo solo come un cane. |
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