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Zucco Orscellera, 18/01/2015 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | Pierpaolo |
Gita | Zucco Orscellera |
Regione | Lombardia |
Partenza | Valtorta loc. Ceresola (BG) (1340 m) |
Quota arrivo | 1856 m |
Dislivello | 600 m |
Difficoltà | MS |
Esposizione in salita | Nord-Ovest |
Esposizione in discesa | Nord-Ovest |
Itinerari collegati | nessuno |
Neve prevalente | Farinosa |
Altra neve | Farinosa |
Rischio valanghe | 1 - Debole |
Condizioni | Ottime |
Valutazione itinerario | Buono |
Commento | Dopo tanta latitanza la neve, quella seria, è finalmente apparsa a quote pseudo decenti in questa stagione finora pseudo invernale. Il pericolo valanghe è perciò di conseguenza marcato oggi, cosicché con ben pochi dubbi decidiamo di orientarci su un itinerario sicuro che più sicuro non si può in tal senso: lo Zucco Orscellera ai Piani di Bobbio. Ci presentiamo così al piazzale di Ceresola finalmente in abito bianco e dopo i consueti preparativi ci avviamo sulla stradina laterale innevata. Due delle tre piste che scendono a Valtorta sono ancora chiuse e la cosa ci facilita il compito di salita. Arrivati alla parte sommitale di una di esse siamo a momenti avvolti dalla nebbia, seguiamo così a naso una linea diretta che un po’ ripida ci deposita ai Piani di Bobbio. Il sole fa capolino fra le nubi che vanno e vengono, lo spettacolo che si presenta è perciò bellissimo ed emozionante. Cerchiamo a questo punto di evitare quanto più possibile le piste tenendo una linea che corre a sinistra, fin sotto le propaggini dello Zuccone Campelli, seguendo peraltro una traccia già battuta. Nel giro di poco tempo siamo nei pressi del Rifugio Lecco, che però non raggiungiamo. Puntiamo invece l’Orscellera, ma anziché risalire la ripida pista anch’essa chiusa, optiamo per un giro largo che in senso orario ci porta a prendere una stradina che sale più dolcemente verso la vetta. Spettacolare è anche questo tratto, tutto intonso di neve. Senza particolari strappi giungiamo dunque in vetta. Cambiato l’assetto, per evitare che la discesa si riveli troppo breve rifacciamo la stessa via della salita, sebbene le pendenze siano modeste. Attratti dall’idea di fare un salto al Rifugio Lecco ci portiamo ai piedi di esso e, piuttosto che perdere tempo per ripellare vista la brevità del tratto che ci separa, prendiamo gli sci in mano e in pochi minuti ci siamo. Dopo una sosta relax iniziamo la discesa vera e propria, inizialmente sulle piste aperte e poi al di fuori di esse, su neve farinosissima e molto ben sciabile. La sciata è di conseguenza molto buona, seppure breve. Nel giro di poco tempo siamo difatti nuovamente ai piazzali di Ceresola, felici e soddisfatti per la gitarella rilassante appena conclusa.
Foto 1: al cospetto del glassato Pesciola Foto 2: non distanti dalla vetta Foto 3: in cima |
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