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   Sella di Pioda, 06/06/2014
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Onicer  rozzoschi      
Gita  Sella di Pioda
Regione  Lombardia
Partenza  Filorera (1150 m)  (1150 m)
Quota arrivo  3340 m
Dislivello  2780 m
Difficoltà  BS
Esposizione in salita  Varia
Esposizione in discesa  Varia
Itinerari collegati  nessuno
Neve prevalente  Trasformata
Altra neve  Trasformata
Rischio valanghe  1 - Debole
Condizioni  Eccellenti
Valutazione itinerario  Ottimo
Commento La Sella di Pioda non tradisce mai, e mai come quest’anno la neve è stata così commovente. In effetti i presupposti di una bella gita c’erano tutti vista la temperatura a Filorera di 10°C alle 5:45. Ma con sci in spalla e bici, partendo sulle rampe micidiali da quota 1150 m ci si scalda subito e velocemente si arriva alla famosa interruzione viaria (1650 m) che non c’è più evidentemente liberata in settimana da qualche volenteroso. Evidentemente la voce gira veloce e già due auto sono alla piana mentre con la bici si può procedere poco agevolmente sulla sinistra orografica fino a quota 1940 m trovando sulla destra il primo parcheggio utile. Gli specchi d’acqua ferma sono ghiacciati e da quota 2050 m è possibile calzare gli assi anche se, viste le conchette di spessore centimetrico, conviene portarli fino a 2150 dove i pendi diventano più regolari ma di difficile gestione in quanto durissimi, al limite dei coltelli. La salita è veloce anche se un po’ fisica vista la durezza del pendio ed in poco meno di 4 ore arrivo alla sella dove trovo Angelo71 con il quale passo un simpatico quarto d’ora. Tenendo alto lo spirito del RECA al mare per i fanghi, scendo fino a 2800 sul lato destro del ghiacciaio su sublime strato di remollo eccezionalmente supportato da un fondo liscio e regolare e con veloce ripello sono di nuovo alla Sella per le 11:21 pronto per scendere dallo stesso lato appena goduto anche qui su incredibile ski surf. Solo da 2900 m in giù conviene spostarsi sulla sinistra e su neve “bianca” per continuare a divertirsi fino al muro della prima murena che con pendii 40° e neve marrone ha regalato la sorpresina di giornata. 73 curve consecutive e a corto raggio su burro strepitoso fino a quota 2100 m con conchette ormai gestibili (almeno per gli oversize). Per gli amatori, continuando a tenere la sinistra si può giungere con un togli-metti di 20 metri, fino a quota 1963 m ad un passo da parcheggio della Bike. Qui conviene ripetere a ritroso la stradina sulla sinistra e non tentare, come il sottoscritto, di guadare i fiumi in piena per cercare un sentiero più gestibile in sella. 6h45’ per il giro, bello contento e soddisfatto nonostante oggi mi sia mancato il MOTIVATORE N°1: Il RECA.
Foto1: Innevamento dal limite superiore della prima murena
Foto2: Tenere tutto a sx scendendo su pendio 35-40° su neve continua
Foto 3: Inizio della lotta tra il Bene e il Male
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