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   Torcole di Piazzatorre, 19/01/2014
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Onicer  Pierpaolo      
Gita  Torcole di Piazzatorre
Regione  Lombardia
Partenza  Piazzatorre loc. Piazzo (BG)  (1130 m)
Quota arrivo  1840 m
Dislivello  940 m
Difficoltà  MS
Esposizione in salita  Nord-Ovest
Esposizione in discesa  Nord-Ovest
Itinerari collegati  nessuno
Neve prevalente  Farina pesante
Altra neve  Farinosa
Rischio valanghe  3 - Marcato
Condizioni  Discrete
Valutazione itinerario  Buono
Commento Anche a questo giro siamo accodati al gruppo della Scuola Orobica, il problema di dovere decidere dove andare perciò ancora una volta non si pone, perché sappiamo che la meta prescelta è in quel di Piazzatorre, alla volta delle Torcole. Del resto, dopo le abbondanti nevicate degli ultimi giorni e il pericolo altissimo di valanghe, la scelta sarebbe comunque limitata se non obbligata. È sotto la pioggerella che iniziamo la nostra escursione sci ai piedi, lo zero termico si è alzato nelle ultime ore e sappiamo perciò che in caso di precipitazioni dovremo sorbirci l'acqua almeno per la prima parte dell'itinerario. Salendo nel percorso all'interno del bosco la cosa più interessante è notare come metro dopo metro, tornante dopo tornante, il manto nevoso aumenti di spessore in modo considerevole ed evidente. Giunti a quota 1500 metri, dove temporaneamente la vegetazione si fa meno fitta, la coltre bianca è già decisamente abbondante, caricando con decisione alberi e una baita. Questo è anche lo spartiacque tra pioggia e neve, perché da qui in su ciò che scenderà dal cielo sarà prima parzialmente e poi interamente solido. Rientriamo temporaneamente nel bosco per poi arrivare al Rifugio Gremei su spazi molto più aperti. Sempre a seguito della carovana di istruttori e allievi, saliamo anche noi costeggiando la pista panoramica oggi poco frequentata, soprattutto per via delle condizioni meteo avverse. Giunti dove la pista esegue una curva, ci stacchiamo dal gruppo diretto alla Torcola Soliva per puntare invece all'arrivo degli impianti. Pazzesco è lo scenario circostante, la neve è in quantità industriali e ammanta ogni cosa! Non ci fermiamo al termine degli impianti, decidiamo invece di andare ancora un po' oltre puntando una cascina quasi interamente sommersa di neve. Lungo la strada che ci rimane per raggiungerla ci fermiamo a osservare una grande valanga di fondo staccatasi dal più ripido versante che si affaccia sulla Valle di Fondra. Raggiunta la baita, triboliamo un pochino per accedere alla zona antistante al suo ingresso riparata in parte dal tetto, eletta nostro agognato punto di arrivo per riuscire a rifocillarsi in mezzo al mare di neve. Dopo una sosta di qualche minuto riprendiamo la marcia a ritroso, tornando sulla pista. È tempo ora di levare le pelli e scendere, sotto la nevicata che si è fatta davvero fitta. Di nuovo al Gremei ci impieghiamo poco tempo per decidere di ripellare e tornare su, la pista è troppo invitante! Arrivati però al bivio optiamo per puntare anche noi la Soliva e cambiare almeno in parte il percorso. Cerchiamo di salire sui pendii meno inclinati per evitare rischi, ma la progressione è comunque faticosa perché dove la traccia è meno battuta si sprofonda abbondantemente. Giunti con affanno al vecchio rifugio siamo nuovamente pronti a scendere e lo facciamo cercando pendii con pendenza modesta sempre al fine di non metterci nei guai, ma praticamente quasi non si riesce ad andare giù, tanto si sprofonda. La cosa è comunque divertente e personalmente nemmeno mi dispiace, perché trovandomi in una fase dove ho ancora molto da imparare in termini di scialpinismo un freno naturale non può che venirmi in aiuto. Senza alcuna difficoltà tecnica, se non quella di doversi letteralmente spingere dove la gravità non è sufficiente a scendere, torniamo sulle piste e poi nuovamente al Gremei. A questo punto ciò che ci separa dal concludere la nostra escursione odierna è solamente la pista del bosco, che sebbene un po’ tritata dai passaggi, ci permette di tornare abbastanza agevolmente in paese e molto molto soddisfatti soprattutto per gli scenari che queste super nevicate hanno saputo creare!

Foto 1: in salita nella parte alta della pista panoramica
Foto 2: valanga su ripido pendio
Foto 3: provvidenziale "bunker" sotto il tetto della baita di arrivo
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