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   Rifugio Passo San Marco 2000, 07/02/2016
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Onicer  Pierpaolo   
Gita  Rifugio Passo San Marco 2000
Regione  Lombardia
Partenza  Ponte Dell'Acqua, fraz. di Mezzoldo (BG)  (1310 m)
Quota arrivo  1850 m
Dislivello  540 m
Difficoltà  E
Rifugio di appoggio  Rifugio Passo San Marco 2000 (chiuso)
Attrezzatura consigliata  Normale da escursionismo
Itinerari collegati  nessuno
Condizioni  Discrete
Valutazione itinerario  Discreto
Commento E neve fu. Dopo averla da giorni vista solo nei colori e numeri delle mappe meteorologiche, finalmente si è materializzata con il suo bianco candore ad ammantare le Prealpi Orobie. Vai di scialpinismo nella polvere allora. Quale migliore occasione, se non quella odierna, per testare i nuovi scarponi che giacciono inermi ormai da mesi? Le condizioni meteo sono proibitive per giusta causa, ma questo non esclude la possibilità di potersi sparare un girettino tranquillo, come può essere quello sulla strada che porta al Rifugio San Marco, vestita anche lei interamente di bianco per l’occasione.
Sembra tutto perfetto al mio arrivo. Gli spazzaneve si adoperano freneticamente per spalare la neve sulla strada che conduce al Ponte dell’Acqua fino al solito primo tornante, cosicché non faccio fatica alcuna per arrivarci, nonostante le pendenze sostenute della strada. E non faccio fatica alcuna anche per trovare parcheggio, visto che c’è un posticino comodo comodo ad attendere solo me e la mia auto.
Che bello! Non rimane che prepararmi di tutto punto e iniziare a salire! Mentre tiro fuori scarponi e sci, lo spazzaneve è sempre premurosamente attorno a me a garantire una perfetta pulizia della carreggiata. E’ così solerte che a un certo punto decide di tirare dritto e… spalare anche la strada che porta su a San Marco! What?!? Ma che caspita succede? Da quando in qua uno spazzaneve al sette di febbraio pulisce tale tratto di strada? Il motivo pare essere la presunta presenza di persone automunite con mezzo al seguito che con l’abbondante nevicata in atto potrebbero rimanere bloccate nelle frazioni poste più in alto. Ne prendo atto e per lunghi minuti non posso fare altro che seguire impotente con lo sguardo l’imponente spalatore denudare la strada del suo candido abito. Ci metto un po’ a realizzare che l’idea di andare su con gli sci ai piedi oggi finisce qui.
Scatta così il piano B, che altro non è che andarsene su a piedi. Visto che in questo inverno sembra diventata un’impresa riuscire a fare qualsiasi sorta di scialpinismo decente che non preveda millemila chilometri d’auto, spallaggi, grattate di soletta e sci d’erba, ormai sono prevenuto e così oggi ho deciso di buttare nel cofano dell’auto anche le pedule. E ho fatto bene, a quanto pare, anche se per un motivo impensabile alla vigilia.
Mi avvio così calpestando il duro asfalto che lentamente torna a imbiancarsi sotto i colpi della fitta nevicata che non molla la presa. Il paesaggio è fiabesco e più volte mi fermo ad ammirarlo. Passo dalla località Fraccia, poi proseguo oltrepassando altre cascine, ma di auto nel circondario non se ne vede neanche l’ombra. A quanto pare, il passaggio dello spazzaneve era senza scopo. Pace e amen, ormai.
Arrivo al Rifugio Passo San Marco 2000 e saggiamente decido di fermarmi qui, proseguire oltre oggi non avrebbe alcun senso e sarebbe anche pericoloso. Mi godo qualche minuto l’ambiente ovattato anche se deturpato dall’uomo, dopodiché me ne torno esattamente sui miei passi.
Nel frattempo la strada ha indossato nuovamente il suo bell’abito bianco, sebbene ben più sottile di quello precedente. Quanto basta a indurre tre scialpinisti pomeridiani, incontrati quasi al termine dell’escursione, a intraprendere la piacevole salita con gli sci. Ho sbagliato le tempistiche oggi, insomma. O forse no, perché la magia della maestosa nevicata che mi ha accompagnato per gran parte del tempo ha preso il sopravvento e mi ha fatto dimenticare cosa avessi o non avessi sotto i piedi. Troppo bella la neve, capace di dare lustro a un’escursione che altrimenti non avrebbe molto da dire.

Foto: paesaggi lungo la salita
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