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Lago Cavasabbia, 20/12/2015 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | Pierpaolo |
Gita | Lago Cavasabbia |
Regione | Lombardia |
Partenza | Carona (BG) (1140 m) |
Quota arrivo | 1700 m |
Dislivello | 600 m |
Difficoltà | E |
Rifugio di appoggio | Nessuno |
Attrezzatura consigliata | Normale da escursionismo |
Itinerari collegati | nessuno |
Condizioni | Buone |
Valutazione itinerario | Discreto |
Commento | Escursione in solitaria a scopo principalmente fotografico quella di oggi, alla ricerca del ghiaccio nella sua veste più spettacolare.
Parto dunque da Carona e anziché prendere la classica strada che dal tornante conduce a Pagliari, decido di percorrere il sentiero estivo che inizia nei pressi dell’orto botanico, costeggiando così il fiume. Dopo i primi scatti proseguo arrivando appena sotto Pagliari, dove il fiume si mostra nella sua veste più glaciale. Tagliando per ripido prato mi ricollego alla strada che seguo a passo spedito fino al Lago del Prato, riuscendo poi nell’impresa di sbagliare strada, fuorviato da un cartello che indica la Baita Armentarga ma che mi fa prendere un sentiero che si alza troppo di quota, lontano dalla mia meta. Constatato l’errore, vado alla ricerca di un punto meno ripido possibile nel bosco e con un pizzico di attenzione raggiungo il Lago di Cavasabbia. Ora la mia attenzione si sposta verso una vicina e spettacolare cascata, dove trascorrerò un paio d’ore alla ricerca dei punti di ripresa migliori. Saziata la mia voglia di scatti, giro e i tacchi e me ne torno a Carona con le luci del tramonto. Foto 1: ghiaccio sotto Pagliari Foto 2: la bella cascata Foto 3: fuoco nel ghiaccio |
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