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   Cima Vallocci, 29/11/2015
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Onicer  Pierpaolo   
Gita  Cima Vallocci
Regione  Lombardia
Partenza  Foppolo (BG)  (1650 m)
Quota arrivo  2510 m
Dislivello  1180 m
Difficoltà  EE
Rifugio di appoggio  Rifugio Dordona
Attrezzatura consigliata  Normale da escursionismo + ramponi
Itinerari collegati  nessuno
Condizioni  Discrete
Valutazione itinerario  Buono
Commento Cima Vallocci 2.0. Dopo la fallimentare escursione di qualche tempo fa, in un vortice infinito di ripetuti cambi tra ciaspole e ramponi che ci aveva fatto perdere una marea di tempo fino alla rinuncia della vetta per sopraggiunti limiti temporali e conseguente ritorno al buio, oggi ci ritentiamo in veste autunnale per non commettere lo stesso errore di allora, visto che questo itinerario mal si presta a essere percorso a piedi quando la neve abbonda.
Partiamo dunque come tempo fa da Foppolo, percorrendo lo stesso tratto di strada sterrata che conduce al Passo Dordona. Poco più avanti, allo scopo di variare parzialmente l’escursione, imbocchiamo il sentiero che conduce alla Bocchetta dei Lupi, scommettendo sul fatto che riusciremo a ricollegarci all’ultimo tratto di cresta per una via differente. C’è comunque puzza di bruciato e di nuovo fallimento salendo sul ripido sentiero perché il ghiaccio sul percorso abbonda, costringendoci a continui aggiramenti.
Giunti alla bocchetta, abbiamo un attimo di esitazione perché dovremmo andare a prendere la prima elevazione posta sulla destra, ma immaginavamo che il percorso fosse un po’ più abbordabile. Invece, bisogna prendere un pezzo di cresta che nel primo tratto è abbastanza esposto. Abbiamo soprattutto il timore di incappare in qualche altro tratto ghiacciato e ostico da superare. Fortunatamente così non è, riusciamo perciò ad arrivare in breve tempo sulla vetta di quella che dovrebbe essere la Cima dei Lupi.
I nostri dubbi sulla percorribilità del prosieguo della via vengono definitivamente fugati quando davanti a noi si para una valletta da affrontare in discesa che risulta poco pendente. Per sicurezza mettiamo i ramponi, anche se la neve in questo tratto si rivelerà meno dura di quanto potessimo pensare, complice probabilmente l’esposizione a nord. Raggiungiamo così il Passo di Dordonella e, dopo esserci tolti i ramponi visto che da qui in poi la neve scompare del tutto, proseguiamo per alcuni passaggi lievemente esposti fino ad arrivare quasi sotto la cima.
L’ultimo tratto di cresta, seppur breve, non è del tutto banale perché piuttosto ripido e comunque esposto. Una labile traccia creatasi dai ripetuti passaggi di escursionisti aiuta all’individuazione dei punti più idonei alla salita. Aiutandosi qua e là con le mani sulle rocce affioranti e mettendo i piedi al posto giusto tra le balze prive d’erba, si riesce a salire abbastanza agevolmente fino ad arrivare sulla prima vetta. La seconda, quella in cui è posta una piccola croce, si raggiunge con qualche passo in più.
Dopo la meritata sosta a base di Canestrelli ripercorriamo sempre con prudenza la parte di cresta sotto la cima, accelerando il passo dove le cose tornano a essere meno complesse. Raggiunto nuovamente il Dordonella viriamo a sinistra scendendo verso la Val Madre, seguendo un sentiero non sempre ben individuabile, segnalato qua e là da qualche sparuto ometto in pietra. Continuiamo la discesa fino a dove, finalmente, il sentiero si fa più evidente e conduce al Rifugio Dordona.
Proseguiamo allora sulla strada sterrata per fare ritorno al Passo Dordona e, una volta raggiuntolo, la abbandoniamo a favore di un sentiero che scende più diretto e rapido. Anche qui bisogna fare attenzione al ghiaccio che è ben presente, soprattutto vicino al corso di un piccolo torrente. Torniamo dunque alla macchina ben contenti per essere riusciti a riscattare il fallimento del passato e per avere vissuto un’altra giornata di ottimo escursionismo, stranamente in totale solitudine nonostante la bellezza degli angoli attorno alla Vallocci.

Foto 1: in discesa dalla Cima dei Lupi
Foto 2: sulla vetta
Foto 3: sulla via del ritorno con la Cima Vallocci alle spalle
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