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Ferrata Contessi al Monte Due Mani, 12/09/2015 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | Pierpaolo |
Gita | Ferrata Contessi al Monte Due Mani |
Regione | Lombardia |
Partenza | Strada per Morterone (LC) (883 m) |
Quota arrivo | 1666 m |
Dislivello | 800 m |
Difficoltà | EE |
Rifugio di appoggio | Nessuno |
Attrezzatura consigliata | Imbraco + kit da ferrata + caschetto |
Itinerari collegati | nessuno |
Condizioni | Ottime |
Valutazione itinerario | Buono |
Commento | Da un po' di tempo manchiamo all'appello di una via ferrata vera e propria e, visto che il meteo oggi ci suggerisce di non spingerci troppo in alto causa nubi basse, decidiamo di dare ascolto alle mappe e di non oltrepassare i 2000 metri di quota. Evitando difficoltà estreme, la nostra scelta ricade sulla ferrata del Monte Due Mani, da tempo pensata ma mai progettata. La via consta di dieci tratti attrezzati da superare, intervallati dal sentiero, tutti quanti aggirabili nel caso in cui si voglia abbandonarla. Leggendo un po' frettolosamente la relazione di salita siamo convinti che solo il primo spezzone attrezzato sia più difficile rispetto alla media della via. Superatolo con qualche piccola difficoltà, siamo un po' stupiti nel vedere che nel prosieguo qualche altro passaggio ci rende la progressione a tratti ostica, ad iniziare proprio dal secondo tratto. Man mano che saliamo ci pervade perciò una strana sensazione, di quelle come quando non ti aspetti qualcosa e ne rimani un po' scosso. Ad ogni modo riusciamo a superare tutti quanti i passaggi evitando però il numero 8, che in base alla relazione e come una targa gialla posta al di sotto di esso ricorda, è di notevole difficoltà. Dopo i tratti attrezzati guadagniamo dunque la cresta, da cui parte una cavalcata panoramica e in qualche breve passaggio esposta. Giunti in prossimità della vetta, affrontiamo l'ultimo tratto della ferrata, come indicato sui sassi, che ci sposta più a destra del sentiero e ci porta a usare nuovamente le catene, seppure con difficoltà contenute. Arrivati in vetta decidiamo di compiere un giro anello, prendendo il sentiero che punta il Culmine San Pietro e lasciandolo a favore di quello diretto a Morterone che, dopo alcuni passaggi nel bosco, ci deposita sulla strada asfaltata. Grazie alla cortesia di una passante riusciamo a evitare i quattro chilometri di asfalto che ci separano dall'auto e grazie al prezioso passaggio chiudiamo la bella e meritevole escursione prima del previsto.
Foto 1: verticalità Foto 2: in azione Foto 3: la vetta |
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