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Becca di Viou e Mont Mary, 21/06/2015 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | Pierpaolo |
Gita | Becca di Viou e Mont Mary |
Regione | Valle d'Aosta |
Partenza | Blavy, fraz. di Roisan (AO) (1500 m) |
Quota arrivo | 2856 m |
Dislivello | 1470 m |
Difficoltà | E |
Rifugio di appoggio | Bivacco Penne Nere |
Attrezzatura consigliata | Normale da escursionismo |
Itinerari collegati | nessuno |
Condizioni | Ottime |
Valutazione itinerario | Ottimo |
Commento | Tanto l'abbiamo guardata e osservata, che non potevamo farcela sfuggire. La Becca di Viou domina la città di Aosta, fa bella e dettagliata mostra di sé rendendo visibile nella sua interezza il percorso di salita, che quasi si può preparare e studiare a occhio. Dopo un paio di rinvii l'occasione giusta arriva e, dopo avere raggiunto la frazione di Blavy, partiamo su sentiero che nel primo tratto si addentra erto nel bosco. Arrivati nei pressi di alcune cascine diroccate e sbucati dunque in spazi ben più aperti, saliamo puntando la sella posta tra la Becca di Viou e il Mont Mary con ripetuti zig zag. La giornata è soleggiata e le condizioni di salita sono ideali, l'unica nota stonata è l'incessante frastuono "musicale" proveniente da quello che apparentemente pare essere un rave party allestito poco distante da Blavy, cosa che decisamente stona con l'ambiente naturalistico e selvaggio di tutta la zona. Tappandoci moralmente le orecchie, una volta raggiunta la sella svoltiamo a sinistra e prendiamo la non troppo lunga e facile cresta che in breve tempo ci deposita sulla vetta, da cui il panorama è eccezionale. Sostiamo all'incirca venti minuti e riprendiamo la marcia a ritroso, facendo visita al bel bivacco Penne Nere posto proprio in prossimità della sella. A questo punto optiamo per una preventivata deviazione di percorso, puntando la vicina vetta del Mont Mary camminando su tracce di sentiero tra sassi e massi. Ci impieghiamo dunque non troppo tempo per raggiungere la seconda vetta di giornata. Per la discesa scegliamo di andare giù direttamente dalla cima, orientandoci nel primo tratto un po' a naso, scovando di volta in volta il passaggio meno rognoso, tra rocce e zolle d'erba. Perdendo quota incrociamo un sentiero che in circa venti minuti ci riporta in prossimità delle cascine diroccate, chiudendo quindi questo parziale anello. Da qui in giù la discesa torna perciò a essere in comune con la salita e un po' affaticati facciamo ritorno all'auto, con tanta gioia per avere salito un'altra delle vette di Aosta.
Foto 1: sulla cresta, poco sotto la vetta della Becca di Viou Foto 2: in cima Foto 3: in vetta al Mont Mary |
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