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   Monte Vignone e Pizzo Bello, 02/11/2014
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Onicer  Pierpaolo   
Gita  Monte Vignone e Pizzo Bello
Regione  Lombardia
Partenza  Piana di Preda Rossa (SO)  (1955 m)
Quota arrivo  2753 m
Dislivello  970 m
Difficoltà  EE
Rifugio di appoggio  Nessuno
Attrezzatura consigliata  Normale da escursionismo
Itinerari collegati  nessuno
Condizioni  Discrete
Valutazione itinerario  Ottimo
Commento Oggi si preannuncia una bellissima giornata di sole, di quelle da sfruttare in montagna su percorsi soprattutto panoramici, varcando preferibilmente i confini orobici. Fin da subito mi saltella in mente il nome "Preda Rossa", essendo una località da noi finora inesplorata soprattutto perché nel recente passato teatro di problemi derivanti da frane lungo la strada di collegamento, aspetto che me ne aveva distolto il pensiero. Accertatomi che la viabilità è possibile, la decisione su dove andare è presto presa: il Pizzo Bello. La meta sembra infatti soddisfare tutti quanti i requisiti escursionistici da noi preferiti, cosicché ci dirigiamo proprio lì. Pagato il ticket di cinque euro richiesto per il transito, saliamo in auto lungo la "famigerata" strada che non presenta particolari problemi, ridotti a solo un breve tratto sterrato un pochino pendente posto prima di una stretta galleria, dove è possibile accendere l'illuminazione interna tramite un bottone posto all'ingresso di essa. Giunti dunque nella piana di Preda Rossa che di certo non tradisce le attese in quanto a spettacolarità, ci avviamo su sentiero inizialmente nel bosco, circumnavigando gli avanposti rocciosi che scendono dagli scenografici Corni Bruciati. Ci immergiamo così nella Valle Terzana, prendendo il sentiero che sale alla Chiesetta di San Quirico e che rimanendo in ombra per tutta quanta la giornata presenta connotati già invernali, con il ghiaccio a farla da padrone lungo il percorso. Saliti in prossimità della chiesetta e guadagnato perciò il sovrastante crinale la musica cambia d’improvviso, con il sole a prendere le redini del gioco. Estasiati dal magnifico panorama che spazia dal maestoso Monte Disgrazia fin sulla sottostante Valtellina iniziamo la lunga cavalcata su comoda cresta, salendo fino a toccare la vetta del Monte Vignone. Per portarsi in prossimità della nostra vera meta di giornata, il Pizzo Bello, bisogna a questo punto perdere quota camminando su una cresta che tende per qualche metro ad affilarsi. La progressione ora è resa leggermente ostica dall’aggiramento di alcune rocce sul gelato versante nord, cosa che ci induce a una certa prudenza. Superato questo breve ostacolo, aggiriamo anche una seconda elevazione posta tra il Vignone e il Bello, camminando su sfasciumi fino ad arrivare a una sella da cui si prende la ripida cresta che porta in vetta. Mancano solo venti minuti di cammino da qui per arrivarci, così come recita la segnaletica, abbiamo perciò dunque la netta sensazione di essere prossimi all’arrivo. Il primo spezzone di salita verso la cima è agevole, il secondo è reso un pochino più pepato dall’esposizione via via crescente. Saliamo fino ad arrivare nei pressi di un grosso ometto in pietra posto su quella che si può ritenere l’anticima della montagna, da cui è ben visibile a una cinquantina di metri di distanza la croce di vetta. Procediamo con cautela, soprattutto a pochi metri sotto di essa, dove l’aggiramento di una roccia richiede passo sicuro. Riusciamo comunque a vincere agevolmente anche quest’ultimo ostacolo, guadagnando felicemente la cima. La visuale da qui è assolutamente spettacolare e ce la godiamo, per poi prendere la via di discesa fino alla sella. Da qui optiamo per una prestabilita deviazione, allo scopo di compiere un giro ad anello. Anziché tornare al Monte Vignone, scartiamo a destra e avanzando su pietraie ci portiamo nei pressi del ventoso Passo Scermendone, da dove poi scendiamo su agevole sentiero immergendoci nella selvaggia Valle Terzana. Transitiamo di fianco al già parzialmente gelato Lago Scermendone, un po’ dubbiosi su quale direzione seguire da ora in avanti. Scegliamo di costeggiare fedelmente il fiume all’interno della valle, aiutati dalla presenza dei bolli bianco/rossi a rassicurarci di andare per la strada giusta. Strada che comunque in un paio di occasioni perdiamo, vista la scarsa presenza di indicazioni e tracce parzialmente fuorvianti in certi punti. Riusciamo comunque a venirne a capo, in modo da tornare nella parte bassa e ombrosa della valle. Non ci resta ora che percorrere l’iniziale tratto di sentiero nel bosco attraversato qualche ora prima, allietati dai colori caldi dell’autunno, facendo ritorno ben soddisfatti all’auto. Giornata escursionistica perfetta!

Foto 1: in discesa dal Monte Vignone, ben visibile in alto a sinistra la vetta del Pizzo Bello ad attenderci
Foto 2: in cima
Foto 3: in discesa dalla panoramica cresta del Pizzo Bello
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