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| Cima Benfit e Monte Timogno, 26/10/2014 | Tweet |
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| Onicer | Pierpaolo
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| Gita | Cima Benfit e Monte Timogno |
| Regione | Lombardia |
| Partenza | Spiazzi di Gromo (BG) (1200 m) |
| Quota arrivo | 2172 m |
| Dislivello | 1000 m |
| Difficoltà | EE |
| Rifugio di appoggio | Rifugio Vodala |
| Attrezzatura consigliata | Normale da escursionismo |
| Itinerari collegati | nessuno |
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| Condizioni | Buone |
| Valutazione itinerario | Ottimo |
| Commento | Nella prima circostanza eravamo stati respinti da vento e ghiaccio, nella seconda dal maltempo. Oggi, al terzo tentativo, le condizioni sembrano essere quelle giuste per andare a raggiungere una cima la cui salita è solo apparentemente semplice: il Benfit. Partiamo dagli affollati Spiazzi di Gromo tra nutriti gruppi di bikers e non ci dirigiamo verso il Rifugio Vodala, bensì prendiamo un sentiero che inizialmente si snoda su una strada carrozzabile e attraversa alcune malghe poste in panoramica posizione. Guadagnando quota a zig zag ci inoltriamo solo temporaneamente nel bosco, per poi uscirne dopo qualche minuto camminando su sentiero che costeggia il Monte Avert e punta ripidamente il Passo Crocetta. Ci concediamo una breve pausa prima di raggiungerlo nei pressi della sottostante baita, dove la presenza di un abbeveratoio con acqua parzialmente ghiacciata ci ricorda il cambio di stagione in atto. Raggiunto il piccolo passo dove svetta, si fa per dire, una piccola croce, bisogna svoltare a destra e prendere la cresta che punta dritta al Benfit. La musica fin dai primi passi cambia sostanzialmente perché nel giro di qualche secondo ci si trova a camminare su un percorso ben più esposto di quello calcato fino a pochi istanti prima. Procediamo dunque con molta cautela, anche perché bisogna "mentalizzare" l'improvviso cambiamento. Il tratto esposto da percorrere non è molto lungo, ma culmina con una paretina alta quattro o cinque metri ben appigliata e appoggiata, ma comunque impressionante perché esposta sul vuoto della sottostante vallata affacciata verso il Monte Ferrante. Senza difficoltà riusciamo a sormontarla e da qui in poi le difficoltà calano, sebbene bisogna prestare attenzione al duo composto da una certa esposizione a sinistra e la presenza di infida brina nelle balze erbose esposte a nord. Saliamo di buon passo e tocchiamo così la croce di vetta, particolarmente soddisfatti per avere riscattato i fallimenti dei passati tentativi. Ci rimettiamo subito in moto perché facendo fede alla previsioni meteo, una brezza tesa dai quadranti meridionali sta trasportando sui monti umidità e nubi basse, non vogliamo perciò toglierci il gusto di percorrere la bella e agevole cresta che conduce al Timogno con il bel panorama che si gode da quassù. Raggiunta la seconda vetta di giornata ci buttiamo a capofitto verso il basso, raggiungendo così il Vodala dove ce la prendiamo comoda. Volgendo lo sguardo indietro verso le nostre fresche conquiste notiamo di avere scampato la nebbia, che ora le avvolge interamente, per un pelo. Meglio così! La discesa ora verso gli Spiazzi, tra piste e sentieri, è una pura e rilassante formalità.
Foto 1: pausa nei pressi della baita sotto il Passo Crocetta Foto 2: sull'ultimo facile tratto che conduce alla Cima Benfit Foto 3: in vetta al Benfit |
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