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Pizzo delle Segade e Monte Fioraro, 05/10/2014 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | Pierpaolo |
Gita | Pizzo delle Segade e Monte Fioraro |
Regione | Lombardia |
Partenza | Passo San Marco (BG-SO) (1992 m) |
Quota arrivo | 2431 m |
Dislivello | 580 m |
Difficoltà | EE |
Rifugio di appoggio | Nessuno |
Attrezzatura consigliata | Normale da escursionismo |
Itinerari collegati | nessuno |
Condizioni | Buone |
Valutazione itinerario | Ottimo |
Commento | L’imperativo oggi è fare un’escursione interessante e che non impegni molto tempo. La scelta, quasi istintivamente, ricade sul Monte Fioraro, considerando che soddisfa appieno i due requisiti. L’unica incognita, come spesso accade, è rappresentata dalle condizioni meteo, che seppur non minacciose a livello di precipitazioni, promettono di rifilarci nubi basse e visibilità azzerata. Senza sorprese in tal senso arriviamo perciò al Passo San Marco avvolti nella nebbia e sulle prime siamo intirizziti dal freddo che, complice la brezza tesa, un po’ si fa sentire. La sensazione scompare però dopo qualche minuto, bastano due passi guadagnando quota per stare meglio. La particolarità di questo percorso è lo svolgersi interamente in cresta fin dalle primissime battute. Non c’è mai un attimo di “noia”, si è sempre immersi in un ambiente affascinante che al contempo richiede però attenzione. Ci portiamo dunque dapprima sul Pizzo delle Segade e, perdendo leggermente quota, proseguiamo lungo la cresta che conduce al Fioraro. Su questo tratto ci sono le difficoltà maggiori, all’inizio e verso la fine, mentre lo spezzone centrale in prossimità di grossi omini in pietra è più scorrevole. Alcuni passaggi sono infatti piuttosto esposti e aggirano a volte blocchi di pietra che sarebbe difficoltoso sormontare direttamente. Non è nulla di troppo complicato, considerando anche la brevità di ogni singolo passaggio più “pepato”, ma un’attenzione supplementare è d’obbligo. Tra nebbie che vanno e vengono superiamo tutte quante le insidie e raggiungiamo la piccola croce di vetta. Sostiamo ben poco, prima di riprendere la via di discesa per il medesimo percorso di salita, sempre con immutata attenzione. Giunti nei pressi del colletto che riporta al Pizzo delle Segade, optiamo per una deviazione prendendo un sentiero a mezzacosta sotto la montagna che in breve tempo ci riporta al Passo San Marco.
Foto 1: sul primo tratto di cresta che conduce al Fioraro Foto 2: in vetta Foto 3: al ritorno, alle prese con un passaggio impegnativo |
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