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Weissmies, versante N, dal Triftgletscher, 26/04/2011 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | Fedora |
Gita | Weissmies, versante N, dal Triftgletscher |
Regione | Svizzera |
Partenza | Saas Grund (1560 m) |
Quota arrivo | 4023 m |
Dislivello | 2500 m |
Difficoltà | OSA |
Esposizione in salita | Nord-Ovest |
Esposizione in discesa | Nord-Ovest |
Itinerari collegati | Weissmies (4023m), versante N, dal Triftgletscher |
Neve prevalente | Trasformata |
Altra neve | Farinosa |
Rischio valanghe | 2 - Moderato |
Condizioni | Eccellenti |
Valutazione itinerario | Eccezionale |
Commento | REPORT: Sciata memorabile, per qualità della neve, ambiente superlativo e giornata splendida (ma fredda e ventosa in quota!), nonché la piccola soddisfazione personale di averla fatta in giornata. Lunedì mattina Ivan e Zamma raggiungo il locale invernale della Weissmieshutte (salgono fino all’Hohsaas, ma era l’ultimo giorno di apertura e così ridiscendono). Io rimango un giorno di più in campeggio con la famiglia e parto il mattino dopo alle 4 da Saas Grund. A q. 2100 calzo gli sci e raggiungo Ivan e Zamma; verso le 6,45 partiamo. I ripidi pendii che portano alla schiena di mulo li percorriamo sempre sci ai piedi, con i rampanti, ma sono veramente al limite, data la pendenza. Li togliamo ovviamente per risalire la scala metallica (che probabilmente con più neve è coperta) e poi senza problemi arriviamo alla base della cresta finale. Seguiamo le tracce del francese che ci precede e così, anziché risalire la cresta (che forse era la cosa più logica), traversiamo verso sx tutta la parete NW; poi su pendenze abbastanza ripide arriviamo fino a 50 mt. sotto la vetta, tenendo la sx, e calziamo piccozza e ramponi. Un crepaccio traversale ci obbliga a molta attenzione (ma abbiamo la corda), come anche un breve tratto di ghiaccio più sopra. Ma in vetta la soddisfazione e il panorama straordinario ripagano ampiamente della fatica. Prima parte della discesa su neve farinosa, leggermente compattata dal vento; poi bella indurita dal vento nella zona dei maggiori crepacci (con occhi bene aperti per i numerosi buchi), per poi diventare trasformata e firn nella parte finale prima delle piste. Scendiamo per la pista di sx così da non dover risalire a Hohsaas: neve super stando ai lati, evitando così le vecchie tracce ancora troppo dure, viste le basse temperature. E così arriviamo all’intermedio della prima cabinovia, a q. 2100 mt. su neve primaverile da sogno. Poi ovviamente 500 mt. di spallaggio sul comodo sentiero fino a Saas Grund, dopo 28 km... Partecipanti: Fedora, Ivan e Zamma.
FOTO 1: Ivan a pochi metri dalla vetta. E' ben visibile il pendio di salita, variante alla cresta normale. FOTO 2: Scendendo in ambiente grandioso; a sx la vetta. FOTO 3: Firn poco prima delle piste; si vede bene il percorso che passa tra le seraccate a dx, e che poi conduce sulla schiena di mulo. |
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