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   Traversata Palon de la Mare-Cevedale, 09/04/2011
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Onicer  Fedora      
Gita  Traversata Palon de la Mare-Cevedale
Regione  Lombardia
Partenza  Parcheggio dei Forni  (2150 m)
Quota arrivo  3769 m
Dislivello  2150 m
Difficoltà  BSA
Esposizione in salita  Nord-Ovest
Esposizione in discesa  Nord-Ovest
Itinerari collegati  nessuno
Neve prevalente  Trasformata
Altra neve  Trasformata
Rischio valanghe  2 - Moderato
Condizioni  Ottime
Valutazione itinerario  Eccezionale
Commento Ma dov’era oggi il temuto caldo??? Mai avuto così freddo e mai trovata neve così dura da un bel po’ di tempo!!! Partiamo alle 6,30 dal parcheggio dei Forni con -2° (spallati gli sci 10’). La temperatura pian piano si alza, ma poi a metà salita comincia a farsi sentire anche il vento. A 3/4 di percorso diventa molto forte e la neve gelata che solleva e sbatte in faccia è un inferno. Gli ultimi metri prima della vetta del Palon de la Mare (mt. 3708) sono i più faticosi, per cercare di rimanere in piedi! Tolte le pelli velocemente, decidiamo comunque di proseguire la traversata al Cevedale. Così, immersi in una vera e propria bufera scendiamo in dir. N per circa 400, verso il Col de la Mare (attenzione a tratti ghiacciati), su neve inizialmente bella lisciata e verso la fine meno divertente per via delle “onde da vento”. Senza raggiungerlo, traversiamo a dx e scendiamo fino a ca. 3300 mt verso la Vedretta de la Mare (itinerario che proviene da Malga Mare). Solo qui il vento si calma leggermente. Ripelliamo circa 500 mt. e arriviamo in vetta al Cevedale (mt. 3769). Ma appena ripartiamo verso il colle che divide le due cime del Cevedale, siamo nuovamente investiti da impressionanti raffiche di vento, che ci daranno tregua solo 200 mt. più in basso. Cmq discesa bellissima lungo la Vedretta di Cedec (tratti scoperti con ghiaccio all’inizio), su neve dura (a volte anche troppo!); ma stando fuori dalle vecchie tracce era favolosa. Addirittura bisognava cercare i punti più esposti al sole per trovare neve più morbida! Poco prima del rif. Pizzini, anziché seguire il normale percorso di salita dal rifugio, scendiamo più a sx per belle vallette su splendida neve primaverile e quindi, con brevissima risalita, ci riportiamo appena sotto il rifugio. Fortunatamente il rifugista tiene battuta la stradina con il gatto; e così, con infinite serpentine, arriviamo quasi in fondo. Poi la neve finisce, ma sono solo 15-20’ di spallaggio... Ottime condizioni in zona, anche se comincia già ad affiorare ghiaccio in alcuni tratti, e ancora neve quasi dalla partenza. Giornata tersa, ma... ventilata. Partecipanti: Fedora, Andrea, Giacomo (Mino) e Ivan (non il mio!).
FOTO 1: Dal Cevedale l’itinerario appena percorso, con il M. Rosole in primo piano, dietro il Palon de la Mare e più lontano il Vioz. A dx della foto il S. Matteo.
FOTO 2: Scendendo dalla Vedretta di Cedec, con lo splendido G. Zebrù sempre presente.
FOTO 3: Sempre lungo la Vedretta di Cedec, su neve che ha tenuto alla grande.
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