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   Canale della Ferrata M. Minonzio e cavalcata della cresta Z. Barbisino – Piani di Bobbio, 15/02/2020
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Onicer  Astroman   
Regione  Lombardia
Partenza  Piani di Bobbio  (1660 m)
Quota attacco  1900 m
Quota arrivo  2153 m
Dislivello della via  253 m
Difficoltà  PD+ ( pendenza 40° / II in roccia )
Esposizione in salita Varia
Rifugio di appoggio  rifugio Lecco
Attrezzatura consigliata  picozza(meglio due angolate e tecniche) - ramponi - corda 50/60 m-cordini medi e lunghi -friends medi-piccoli o dadi (viti da ghiaccio non indispensabili)
Itinerari collegati  nessuno
Rischio valanghe  1 - Debole
Condizioni  Ottime
Valutazione itinerario  Ottimo
Commento Le condizioni ottimali del manto nevoso ai Piani di Bobbio in Valsassina sta richiamando un grande afflusso di alpinisti per le classiche salite dei principali canaloni: come quello dei Camosci al Campelli, della Madonna al Pesciola, il canale Sem di misto e, anche nuove di misto come la Via Marmotta Bianca M5/M6 allo zucco Pesciola .
Alcune settimane fa, io e Hamal (mio figlio) abbiamo fatto la classica salita del canale dei Camosci. Lui, in quella salita aveva intravisto una probabile linea di salita di un canalino a sx del Dente dei Camosci, ancora più a sx di questo c’è il canale della ferrata Minonzio (ci sono le catene sul suo lato sx) FOTO 1.
Riusciamo a prendere una delle prime corse della funivia, così da non essere travolti dall’eccezionale affollamento dei sciatori. Arrivati al rifugio Lecco, prepariamo tutto il materiale e cominciamo a risalire il Vallone, notando numerosi alpinisti su tutti i canali sopracitati e anche diverse cordate nel can.Sem (di misto).
Oltrepassiamo il Sem, risaliamo il ripido pendio puntando verso il Dente dei Camosci su neve ottima portante e alla base del Dente troviamo l’attacco della via Alex. Con due tiri di corda da 45 m arriviamo a una strozzatura fra le pareti, dove probabilmente attacca la via Cunicolo delle Marmotte, ma le condizioni delle neve non sono ottimali, una neve pericolosa a più strati crostosa e polverosa. A questo punto, optiamo per il canale della Ferrata e, con un traverso di circa 100 mt su neve durissima anche nel canale lo risaliamo con tre tiri di corda: la prima sosta a dx su spuntone – la 2° sosta (FOTO 2) su fittone delle catene e la 3° sosta su fittone della ferrata appena superato l’intaglio a dx. La pendenza si mantiene costante intorno ai 40°.
E da qui verso sinistra per la bella e lunga cavalcata di cresta del Barbisino (da non sottovalutare). Bisogna seguire le bande bianche-rosse sulle rocce del sentiero, così da poter sfruttare le catene nei tratti più esposti. Nonostante il caldo anomalo di questi giorni, i nevai della cresta sono in ottime condizioni con neve sempre portante e con un po' di attenzione in alcuni traversi ( FOTO 3), scendiamo dall’avancorpo ovest del Barbisino passando dalla “Coldera” una profonda dolina fino alle piste di sci in prossimità dell’arrivo della seggiovia “Fortino” (cartello indicatore del sentiero per la ferrata.

FOTO REPORT vai al link: https://photos.app.goo.gl/yB8Hfjoxy6Bzubrw5
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