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Tour Ronde m 3792 - parete Nord e cresta Sud Est (in discesa), 01/06/2017 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | Astroman |
Regione | Valle d'Aosta |
Partenza | rifugio Torino (3375 m) |
Quota attacco | 3250 m |
Quota arrivo | 3792 m |
Dislivello della via | 600 m |
Difficoltà | D+ ( pendenza 60° / II in roccia ) |
Esposizione in salita | Nord |
Rifugio di appoggio | rifugio Torino |
Attrezzatura consigliata | Alpinistica invernale completa: 2 picozze tecniche, ramponi , viti da ghiaccio (2 corte+2 lunghe), cordini, friends medii, moschettoni con ghiera |
Itinerari collegati | nessuno |
Rischio valanghe | 1 - Debole |
Condizioni | Discrete |
Valutazione itinerario | Buono |
Commento | Dopo 14 anni ritorno alla Nord della Tour Ronde, elegante satellite del Monte Bianco, ma stavolta con mio figlio Hamal e Mario. La nuova funivia panoramica Sky way 360° ci porta alla punta Helbronner dove con una discesa verticale nel cuore della montagna per mezzo di ascensori ci permettono di percorrere il tunnel orizzontale scavato nella roccia dove al suo termine usciamo sul piazzale del rifugio Torino (3375 m) finalmente ristrutturato internamente.
Venerdì 2 giugno, partenza alle ore 4,30 con le frontali accese percorriamo in cordata il ghiacciaio verso il col Flambeaux su traccia ben rigelata (ore1,30 circa dal rifugio all'attacco della crepaccia terminale). Davanti a noi si presenta una Tour Ronde in uno stato catastrofico rispetto la primavera 2003 (foto 1). Risaliamo verso la crepaccia terminale tutto a Dx del nevaio iniziale (55° – 60°) pestando neve molle non portante fino al canalino centrale. Nel canalino troviamo del ghiaccio vivo granuloso e crostoso non eccezionale, tanto che Mario non disdegna di usare due viti da ghiaccio per ogni tiro da 60 mt. Le soste sono in loco sulle rocce di Dx a chiodi tradizionali e spit. Attualmente, nel tratto centrale del canale affiorano moltissime rocce in più rispetto al 2003: il ghiacciaio è arretrato di circa 1,5/2 m!! Sempre tenendo a DX sul ripido pendio terminale (55°) a ridosso delle rocce usciamo sulla grande cornice ad arco dove arriva a terminare il canalone nord-ovest Gervasutti, quasi privo di neve ma molte rocce presenti, non si vedono tracce di cordate! Volgiamo a Sx fin sotto il pilastro sommitale e in discesa sulla sinistra per circa 20 mt su misto aggiriamo le ultime le rocce per poi risalire il pendio terminale della cresta Est, e arrampicando sempre su misto siamo in vetta! Foto di rito e, poi giù sulla cresta Sud-Est (PD+) la quale va percorsa tutta quasi integralmente perché, la discesa dal colle Freshfield (3640 m) nel canalone Freshfield (PD) 45° è pericolosa per le continue scariche di sassi e la mancanza di neve (vedi foto 1) a stagione inoltrata. Si prosegue lungo l’affilata cresta (passaggi di roccia II-III) con percorso di misto segnalato con ometti fin quasi al suo termine dove a quota 3570 m un ripido ma breve pendio di neve (45°) ci permette di ritornare sul ghiacciaio nei pressi del Col d’Entreves (3517 m) in ore 2,30 dalla vetta e si ritorna tramite il colle del Flambeaux al rifugio Torino ( ore 1 ). Foto 1 -Tour Ronde 2003 – 2017 Foto 2 - (part. a Sx) verso l’entrata del canale - sullo sfondo il canalino centrale – (part. a Dx) verso la 2°sosta nel canale Foto 3 – in vetta: Hamal, Sergio e Mario Per il foto report vai al link google foto: https://goo.gl/photos/PPuscw973yuEPQoK9 |
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