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Corno Craper - Sperone NO (Via dell'Eva Sacchi), 15/08/2020 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | Mirko96 |
Regione | Lombardia |
Partenza | Strada per il Volano (Paspardo) (1300m) |
Quota attacco | 2200 m |
Quota arrivo | 2552 m |
Dislivello | 350 m |
Difficoltà | AD+ / IV+ ( IV+ obbl. ) |
Esposizione | Nord-Ovest |
Rifugio di appoggio | De Marie al Volano |
Attrezzatura consigliata | Friends medio-piccoli, fettucce, corda da 60 m. |
Itinerari collegati | nessuno |
Condizioni | Buone |
Valutazione itinerario | Ottimo |
Commento | Salita selvaggia nel famoso ambiente adamellino del Tredenus. Noi abbiamo parcheggiato a quota 1300 m. poco sotto il rifugio. Percorrere il sentiero fino a Malga Dosso, poco dopo abbandonarlo e percorrere un lungo traverso verso destra che conduce ad una spianata erbosa. Da qui prendere una traccia verso dx verso il "Naso del Tredenus" e risalire il vallone morenico alla sua sinistra (omini). Raggiungere una selletta da qui compare il chiaro sperone. Da qui attaccare lo sperone per caminetto facile (II/III) fino al superamento di una breve placca verticale (IV) che conduce ad una sosta con cordone evidente. Da qui il secondo tiro č il pių impegnativo, attacca infatti una placca per poi finire in un diedro un poco erboso (IV+). Si perviene ad un valico ove si supera una specie di becco (III) e sotto una placca liscia ridiscendere per un paio di metri e travesare verso dx fino ad arrivare alla sosta di un'altra via (dovrebbe essere "Panorama su Marmor"). Giungiamo cosė sul filo dello sperone, la cresta si abbatte e diviene pių semplice fino ad un intaglio. Scenderlo e attaccare la placca inclinata (III+, 2 chiodi) che riporta sul filo, guadagniamo un'altra sella da qui parte l'ultima placca fessurata (III) che porta in breve alla cima.
La discesa si compie sul versante nord est. Scendere per alcuni metri verso sud fino ad una forcella, passare sotto ad un bellissimo "arco di roccia" (non č altro che un monolite gigantesco appoggiato in modo precario) e giungere alla sosta per calata di 30 m. Non puntare subito al canale di discesa (invitante), ma traversare a dx riguadagnando la dorsale della cresta nord-est. Da qui scendere per la conca detritica sotto la Cima Becani e ricollegarsi alla traccia di salita. Affrontare la salita in giornate preferibilmente non umide. Relazione dettagliata nel libro "Arrampicare in Adamello" di Edo Balotti Con Claudio! Foto 1: Placca di IV+ Foto 2: Ultimo tiro Foto 3: L'arco di roccia |
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