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   Indimenticabile Civetta..., 27/08/2012
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Onicer  darioalpago   
Gita  Indimenticabile Civetta...
Regione  Veneto
Partenza  Palafavera  (1530 m)
Quota arrivo  3218 m
Dislivello  1700 m
Difficoltà  F
Rifugio di appoggio  Coldai, Torrani
Attrezzatura consigliata  Da ferrata
Itinerari collegati  nessuno
Condizioni  Eccellenti
Valutazione itinerario  Eccezionale
Commento Dopo tante vie arriva questo momento.
Un momento dove abbracciare profondamente il tempo tornando in questo luogo meraviglioso dopo tanti anni.
Le stelle accompagnano un viaggio che va oltre la terra,nella prima notte di freddo ritrovato,cammino da Palafavera verso il Coldai.
IL profumo del bosco dopo la tempesta porta il suono dei miei passi, scanditi nel silenzio della mia frontale che si sta perdendo nell’aurora timida.
La Casera Pioda fuma per la notte combattuta e per il cielo limpido mentre le mucche si scaldano tra loro in una comunione che fa riflettere.
Il sole arriva potente e dolce sulla cima che è costante nel mio sguardo in una sorta di desiderio complesso di pensieri e calore corporeo che mi fanno ritrovare il lato più dolce dell’istinto.
L’aria fredda entra nel naso scaricandosi ad ogni passo mentre la testa gira in lungo e in largo nello spazio.
Un saluto al Coldai,e via sul sentiero Tivan dove il castello delle torri mi porta verso quei luoghi che hanno fortemente segnato la mia adolescenza.
La Torre di Valgrande e la sua guglia si mostrano in una gara con le placche argentate del Pan di Zucchero dove corrono da tempo sogni meravigliosi.
Schenal da Bech,Spiz Gallina ed ecco il bivio per la ferrata dove scorgo gli alpinisti che hanno pernottato al rifugio che sfumano un po’ la mia sognata solitudine.
All’attacco una preparazione veloce e al primo piolo tocco forte il tempo della memoria…
Quella giornata grigia,la neve e i miei sedici anni a volte incoscienti.
Il resto è invece con sorpresa uguale…
Stessa solitudine,o quasi,stessi occhi e sogni,qualcuno in più nella carne altri caduti o persi nel cielo.
Un cielo che oggi è davvero eccezionale.
Uno ad uno passo gli alpinisti che mi precedono,notando l’attrezzatura di molti tratti che una volta si facevano “slegati”(canalini di II).
Il Cielo terso mi regala già un panorama d’eccezione con Trieste che fa capolino dietro il ColNudo e il mio Alpago.
Il mare si confonde al cielo mentre a Nord le vette austriache sfoggiano la prima neve.
Arriva punta Civetta e il ricordo della mia prima volta mi torna a trovare con tutta la neve di allora,tanta da dover desistere fino al suo disgelo.
Oggi batte un sole fiero nonostante il vento gelido,e alcune cose sono diverse e fanno sorridere.
Le scarpette da corsa al posto degli scarponi e lo zaino che pesa forse un paio di chili e la complicità di essere a casa nonostante il troppo tempo lontano.
Si gira per un attimo sulla NordOvest e penso a quella cordata che qualche giorno fa ho visto attardarsi sulla meravigliosa Aste Susatti.
Il panorama stupisce sempre di più e con sempre nuova forza nel contrasto tra la via divertente ma sempre in ambiente grandioso e il panorama all’orizzonte che non si riesce a raccogliere.
Un po’ di vetrato e qualche ghiacciolo spezza l’estate che si sta per concludere,mentre la punta Tissi si abbraccia teneramente alla Civetta.
Qui si cammina immersi nel vento sempre più intenso mentre passo l’ultima coppia di ragazzi che avevo davanti in vista della cresta finale.
Ritrovata intimità per questi ultimi metri importanti.
Ripercorro i passi che tante volte ho percorso e sognato,girandomi in ogni dove fondendo gesti e percezioni ai ricordi e ai sogni uscendo per un attimo dal tempo,ritrovando un pezzo importante di me.
Il vento soffia forte e grida indistinte si perdono dentro di me quando tocco una croce che resiste a tutto questo…
È la cima.
Tutta per me….
IL sole ridisegna i confini dell’orizzonte tra cielo terso e cime che si perdono fino al mare.
Da Trieste all’Ortles,da Venezia fino all’Austria una miriade di dame si mostrano al sole.
E ti cerco in ogni angolo visibile perfino sfogliando le pagine del libro di vetta convinto di trovare la tua firma con la tua calligrafia…
Ma non è così…
Lo sguardo cade giù fino ad Alleghe dove finalmente trovo un pezzo di te,fiore d’inverno mai sbocciato.
E il tempo torna indietro nella memoria..
In un tempo dove inconsapevole del tuo esistere ti guardavo da quassù.
Arriva la coppia di ragazzi incontrati a punta Tissi è ora di lasciare un pensiero sul libro di vetta e tornare al Torrani dove riabbracciare il ricordo di un sorriso forte e meraviglioso.
Trovo Venturino,che negl’anni è subentrato a Pier e a Bruno che qui mi ha accolto nei miei giretti da ragazzino.
E’presto,e il tempo stabile mi consentono una lunga pausa prima di scendere dalla classica normale.
Arrivano anche altre persone incontrate in cima con cui facciamo amicizia pranzando insieme(per una volta la faccio anch’io da signore!)
Questa volta non dormirò in questo meraviglioso nido d’aquila altre sorprese mi attendono tra i giochi di luce dietro la NordOvest e le corse con l’mp3 che non ricordavo di avere.
Il resto sono immagini meravigliose della Est della Civetta e la via Masucci Dorotei che cerco con gli occhi mentre il sole in controluce incendia Pan di Zucchero e Torre D’Alleghe.
Il Coldai,Casera Pioda e in fine giù verso Palafavera con il naso all’insù verso la Zuita oggi senza cappello e nemmeno un filo di nuvola.
Il rumore dei passi ora un po’ pesanti fanno da contrappunto alla leggerezza della testa e della felicità che si perde nel cielo fino a trovare la luna…
che in disparte aspetta le stelle..
I sogni non stanno a guardare.


PS
Lontano da vie,gradi e quant’altro,a volte si trova la montagna importante che a volte non ha bisogno di vie,gradi e quant’altro..
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