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Pizzo Arera. Anello da Valcanale, 31/10/2011 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | marcomoratti |
Gita | Pizzo Arera. Anello da Valcanale |
Regione | Lombardia |
Partenza | Valcanale (1100 m) |
Quota arrivo | 2512 m |
Dislivello | 1412 m |
Difficoltà | EE |
Rifugio di appoggio | Nessuno (alpe Corte Bassa nelle vicinanze) |
Attrezzatura consigliata | da escursioni + ramponi |
Itinerari collegati | Pizzo Arera (2512m), versante N-E |
Condizioni | Ottime |
Valutazione itinerario | Ottimo |
Commento | Giro ad anello tipico nelle prime propaggini delle Orobie. Oggi scelgo l'Arera che, potrà sembrar strano, non ho mai salito.
Parto non troppo tardi, alle 8:00 circa, dal Valcanale, al parcheggio oltre il paese, quello solito da cui inizia il sentiero per l'Alpe Corte. Salgo tranquillo all'Alpe Corte, ammirando già gli stupendi colori autunnali che vestono queste valli, e il contrasto mozzafiato col bianco dolomitico delle pareti del gruppo dell'Arera. Scambio due parole col gentilissimo rifugista di oggi ("se a sera non ti vedo passare vengo a cercarti") e poi proseguo lungo il sentiero 218 che porta al lago e passo Branchino. La salita è dolce, solo qualche tratto un po' più ripido, ma nulla di che, e lo scenario è sempre splendido. L'autunno regala davvero colori magici. Al passo si svolta a sinistra prendendo un breve tratto di sentiero 244 (il "Sentiero dei Fiori") che dopo una breve discesa sale traverso un ghiaione fino al passo di Corna Piana. Sosta con foto dalla croce al passo (incrocio una coppia di Irlandesi che, amanti delle montagne sono scesi apposta qui per fare un giro) e poi proseguo. Discesa lungo il sentiero e dopo poco svolta sinistra seguendo i bolli gialli (sbiaditi, ma ancora visibili) e rossi per salire il primo costolone erboso. Arrivati al dosso ai piedi delle pareti dell'Arera spunta la neve. Pestando le chiazze capisco che è già dura, e visto che il percorso è totalmente in ombra metto i ramponi. Scelta saggia! Seguo i bolli tranquillamente, arrivo al primo traversino (come da itinerario ci vuole molta molta attenzione, lo strapiombo sottostante non è il massimo come gita extra) e poi all'attacco del canalino. Qui è un'unica lingua di giacchio, duro come cemento e ramponabile con facilità. Risalgo con attenzione e calma dal percorso fino alla croce. Qui la neve sparisce, e il panorama è mozzafiato, dal Rosa al Diavolo di Tenda, alla Presolana, oggi si abbraccia tutto. La discesa la effettuo dal versante "normale", quello della Capanna 2000. Sembra un'altra stagione, ovviamente baciato dal sole di neve neppure a parlarne. Disceso il pendio, riprendo nei pressi della Capanna il sentiero dei Fiori fino al passo di Corna Piana, poi scendo lungo una traccia che resta alta nel ghiaione, e va ascendere su un sentierino (un po' bruttino per la verità) che conduce al Lago Branchino senza passare dal passo e sbuca sulla sponda opposta a quella del sentiero segnato CAI. Da lì all'Alpe Corte e alla macchina è una tranquilla passeggiata. FOTO: appena disponibili. |
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