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Cima Vermiglio, via Pfeiffer-Reif ( Steinkotter), 06/07/2014 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | ucamosciomoscio |
Regione | Trentino Alto Adige |
Partenza | Forte dei Pozzi alti (1850 m) |
Quota attacco | 3000 m |
Quota arrivo | 3458 m |
Dislivello della via | 450 m |
Difficoltà | D- ( pendenza 65° ) |
Esposizione in salita | Nord |
Rifugio di appoggio | Rifugio Denza |
Attrezzatura consigliata | Normale da ghiaccio, 2 pikke, 6 viti da ghiaccio, serie di friend e dadi, 3 chiodini da roccia non si sa mai e casco |
Itinerari collegati | nessuno |
Rischio valanghe | 1 - Debole |
Condizioni | Discrete |
Valutazione itinerario | Ottimo |
Commento | In settimana, Franz ed io ci leggiamo nel pensiero, aiutati in ciò dai report e dalla solita meteo capricciosa di questo inizio estate, si punta quindi ad un valore sicuro la classica via Steinkotter alla Cima Vermiglio stranamente ancora in condizione. Ci ritroviamo al bivio per i Pozzi Alti Franz in compagnia di Mara provenienti dal Trentino io dalla Valcamonica. Poche ore di sonno e si parte all’una direzione rifugio Denza che raggiungiamo alle 2.15, breve sosta ristoratrice e veloce cambio e si riparte alla volta della vedretta della Presanella che ci consegnerà all’attacco alle ore 4.20 ( rigelo mediocre ). Decidiamo di baypassare l’attacco diretto, dove oggi cola una rumorosa cascata, optiamo come la cordata di simpatici bresciani che ci precede, per il pendio diagonale di sinistra, si sale velocemente il pendio centrale nei pressi della rigola sino a raggiungere l’evidente strettoia sommitale ( insieme abbastanza continuo sui 50°/55° neve non bellissima su ghiaccio cotto ) si affronta quindi la goulotte sommitale a 60° con passi a 65° oggi su neve poco consistente e ghiaccio cotto dalle recenti nevicate, protezioni su roccia abbastanza facili da posizionare, sono inoltre presenti due soste attrezzate con chiodi , la prima sulla ds idro la seconda nel diedro finale sulla sn idro. Direi sinceramente che per i miei gusti le condizioni di questo tratto finale sono un po’ al limite, soprattutto con la presenza contemporanea di più cordate ( ieri 4 cordate più un solitario ) che rende assai rischiosa la progressione per le scariche, spesso non evitabili e nel contempo snervante per chi è davanti concentrati nel evitare i distacchi. L’itinerario è sicuramente godibile ed all’altezza della propria fama, magari in settimana o con temperature più basse.
Discesa : Dalla forcellina di arrivo scendere 3 mt sul versante opposto in un canalino e sulla ds idro individuare una sosta con cordoni e maglia rapida. Doppia da 30mt circa nel canalino ( meglio sulle placche ai suoi fianchi perché ingombro di pietre ) sino ad un ripiano proprio sull’orlo del salto di placche precedente il ghiacciaio. Qui sosta di calata su fettuccia e maglia rapida intorno ad un sasso incastrato, seconda doppia di 40mt circa sulle belle placche, permette di raggiungere il ghiacciaio. Seguendo le tracce della normale alla Presanella si ritorna la rifugio ( ore 1.30 se non si deve tornare all’attacco a recuperare il piumino caduto al mattino, secondo regalo della giornata per Mara ) Bella escursione in compagnia di Franz e della Mara che si è concessa con questa salita un bel regalo di compleanno, ancora auguri. Foto 1 Il tracciato Foto 2 Tuffo sul pendio centrale Foto 3 Nella goulotte finale |
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