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   Medale, Vie Sogni proibiti + Brianzi, 07/12/2015
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Onicer  sorega   
Regione  Lombardia
Partenza  Lecco, località Rancio (310m)
Quota attacco  630 m
Quota arrivo  1029 m
Dislivello  400 m
Difficoltà  TD / VII+ ( VI obbl. )
Esposizione  Sud
Rifugio di appoggio  nessuno
Attrezzatura consigliata  due mezze corde da 50 m, 14 rinvii, 4/5 friends dallo 0,3 allo 0,75 BD, cordini e fetucce per spuntoni, soste, allungo rinvii, ecc.
Itinerari collegati  nessuno
Condizioni  Ottime
Valutazione itinerario  Ottimo
Commento Gran combinata tra il Pilastro Irene e la Corna di Medale concatenando "Sogni proibiti" di stampo e chiodatura moderni con la "Brianzi", via invece dal forte sapore alpinistico e con un buon ingaggio per chiodatura vecchia tradizionale e roccia non sempre ottima. Ma procediamo con ordine. Per la via "sogni proibiti" si parte dalla via degli Istruttori seguendone le prime due lunghezze. Dalla S2 si obliqua a destra su cengia seguendo una vaga traccia per un centinaio di metri fino all'attacco della via a destra di una grotta con edera molto evidente. La salita si sviluppa con 4 belle lunghezze dove non serve altro che 12 rinvii. In alcune relazioni è consigliato un friend grosso (4 BD) ma in effetti non è proprio necessario. La roccia a tratti è consumata dalle ripetizioni ma non da fastidio. I passaggi chiave sono molto tecnici e serve un ottimo lavoro di piedi su piccoli appoggi e aderenza. La chiodatura è ottima e l'arrampicata entusiasmante. Alla fine della via si continua per una specie di cresta/costola alberata cercando di stare sulla roccia più solida per 60 metri circa fino ad arrivare alla ferrata (passaggi di I grado). Da qui si scende per la ferrata una cinquantina di metri per arrivare al punto dove parte la traccia per l'attacco della Bonatti e di altre vie, contrassegnato da un ometto. Si sale il primo tiro della Bonatti fino alla sosta con fittoni e catena. Qualche passo molto unto all'inizio, ma poi migliora. Da qui inizia la Brianzi vera e propria e la musica cambia completamente. Ci si deve dimenticare la chiodatura solida a fix o a fittoni, ma si entra nel mondo alpinistico di una volta con lo svantaggio che i chiodi ora sono molto più arruginiti e quindi più precari di un tempo. Anche la roccia a tratti non è ottima, ma tuttavia sempre sufficientemente buona, anche se a prima vista sembra esserlo ancor meno. Si trovano tanti chiodi ed alcuni vecchi spit dell'8 arruginiti pure loro. Consiglio di mettere e togliere i rinvii lasciando solo quelli nelle protezioni migliori per evitare l'attrito delle corde e anche perché altrimenti servirebbero almeno 18 rinvii. Nei tratti più angolati è comunque meglio allungare i rinvii. Il primo tiro è il più duro della via e anche psicologicamente richiede un certo ingaggio al primo di cordata. Dopo 45 m si trova una sosta sulla destra con due spit e catena arruginiti; meglio obliquare ulteriormente a destra per altri 4 metri e sostare sugli ottimi fittoni della via "Il cammino dello Xian". Da qui si sale e si rinvia il primo fittone del Cammino dello Xian per poi andare a destra seguendo un'altra serie di vecchi chiodi. Si entra quindi in un diedro largo e parzialmente invaso da erba e arbusti. Lo si sale con molta cautela fin sotto un tetto dove si trova la sosta con due bei chiodi collegati con catena. (35 m). Si sale quindi verso il tetto fino al secondo chiodo, quindi si traversa a sinistra 2 metri e si sale per placconate rotte miste a vegetazione. Seguendo la chiodatura si arriva alla sosta a fittoni in comune del "Cammino dello Xian" e "Pancera rosa" (50 m). Da qui abbiamo attraversato a destra su sottile ed esposta cengia rocciosa per aggirare un pilastro, quindi in verticale per diedri e placche più facili fino alla sosta su due fittoni in prossimità della ferrata (35 m e nessuna protezione). Da qui slegati siamo saliti in vetta al Medale per poi scendere lungo il sentiero del San Martino che ci ha riportato a Rancio di Lecco. In totale quindi: 2 tiri della Istruttori, raccordo di 100 m, 4 tiri di Sogni proibiti, raccordo di 60 m per la ferrata, raccordo di 50 m in discesa sulla ferrata più 150 m per andare all'attacco della Bonatti, 1 tiro della Bonatti e 4 tiri della Brianzi. Risultato: una gran bella giornata di pura soddisfazione e qualche strizzata adrenalica per i tratti friabili e la chiodatura vetusta sulla Brianzi. Con il magico Patrick in gran forma su Sogni proibiti ma che ha ceduto il passo sulla Brianzi. 'sti ragazzi!...
Foto 1: Sul primo tiro di Sogni proibiti
Foto 2: Sul secondo tiro di Sogni proibiti
Foto 3: sul terzo tiro della Brianzi (senza comprendere il primo della Bonatti)
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