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   Oltre il NIDO c'è di più..., 16/03/2013
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Onicer  Franz   
Regione  Lombardia
Partenza  Isola, Mottaletta  (1350 m)
Quota attacco  1700 m
Quota arrivo  2000 m
Dislivello della via  300 m
Difficoltà  4+ / III
Esposizione in salita Nord
Rifugio di appoggio  -
Attrezzatura consigliata  NDCascata. Cordini, friend e chiodi eventuali per soste su roccia. Qualche cordone da lascio per eventuale doppia.
Itinerari collegati  nessuno
Rischio valanghe  1 - Debole
Condizioni  Ottime
Valutazione itinerario  Ottimo
Commento “CANALE DI DESTRA DEL NIDO”, 250m, II, 4/4+ (primi 100m = “GOULOTTINA”)
[ancora da identificare precisamente il nome corretto della colata!!!]

Salita del 9 marzo 2013
(ripetuta in data 16 marzo 2013 dall'on-icer Flavianos: condizioni analoghe, ma ghiaccio molto duro)

Non avevo mai letto relazioni delle linee descritte sul Gaddi che stanno oltre il classico e straripetuto Salto del Nido in Val Febbraro, ma ogni volta che sfogliavo la guida ne rimanevo incuriosito. In particolare la Goulotte di Val Febbraro e la Goulottina. Forse tutti si fermano al Salto (e non a torto: anche oggi è in magnifica forma)…ma oltre c’è altro…
Proseguiamo oltre il Terzo Canale del Nido (in perfetto stato, oggi salito da diversi amici) per giungere al ponte oltre il Nido. Calzate le ciaspole per poche decine di metri, probabilmente terribili senza…oltrepassiamo il fiume su una valanga. Individuata la colata (che inizialmente pensiamo essere la Goulotte della guida), saliamo il canale/conoide su neve a tratti dura e portante, a tratti sfondosa, penible per me e Denis.
1. Parto io col primo tiro stupendo e abbastanza intenso. Si entra poi in una comoda conchetta donde un altro tiro divertente conduce ad una goulotte tra piante. Intanto il versante opposto dei Pizzi dei Piani e del Ferret è inondato dal sole ed è obiettivamente molto attraente per noi che oggi di sole non ne vedremo… (40m)
2. Secondo tiro su un bel muretto che sembrava più facile da sotto (come sempre): sosta a sinistra su piante (60m)
3. Dopo la goulotte (60m) e
4. E un canale di neve abbastanza faticoso (50m) (meno male che qui batte traccia la sempre inossidabile Mara) si presenta davanti a noi l’ultimo tiro.
5. Denis conduce ora verso l’uscita con un bel piombo faticoso con uscita su piante atletica (40m). La candela di sinistra è attraente, ma forse non perfettamente saldata…o forse sono i nostri nervi a non essere perfettamente saldi
Le doppie, anziché traversare a cercarle a sinistra (come da relazione) le attrezziamo lungo la via di salita: la prima con cordone da albero (a dx dell’uscita), la seconda da arbusti (dx idr.), la terza in una nicchia su radici (dx idr.), l’ultima da candelone alla base del secondo tiro. Bella, bella, bella! Proprio una sorpresa questa colata, oltre i soliti lidi (o nidi)…

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“GOULOTTE DI VAL FEBBRARO”, 280m/III/3+ (+35m/4+ non formata)

Salita del 16 marzo 2013

Giunti sotto la cascata precedente si prosegue nell’alveo del fiume una volta a destra, una volta a sinistra, guadandolo su insicure lastre di ghiaccio finché all’improvviso si mostra a noi la fenditura nella roccia che ospita la Goulotte. Sembra intrigante. Raggiunto comodamente il primo salto su neve dura ci leghiamo.
1. Si parte su un bel muretto che mostra da subito un ghiaccio durissimo: ce lo aspettavamo.
2. Il secondo è più ripido e le viti non entrano con facilità. Segue un magnifico budello con un lato in ghiaccio e uno in roccia (primo tiro, 90m spezzabile in due).
3. Il terzo tiro dopo un largo muro si passa da un’altra strettoia per sostare su delle comode candele (secondo tiro, 60m). A sinistra un muro di roccia di 30 metri rende l’ambiente davvero suggestivo.
4. Il quarto tiro ha un ghiaccio di un colore blu magnifico. Stando a sinistra dove è più plastico e umido si può usare la roccia come appoggio. Si prosegue per altri saltini divertenti (60m).
5. Ora nella goulotte tra le rocce con facili salti e neve fino a sostare sulla destra su piante (60m).
6. Proseguiamo ora, come da relazione, per una cinquantina di metri in neve fonda, ma il salto finale non è formato (o non si è formato quest’anno o è già crollato) e non ha senso aggirare la bastionata ai lati su neve.
Decidiamo quindi per la discesa, per la quale attrezziamo doppie con cordini su piante, abalakov o su candela.

Foto 1: Salto del Nido, Canale di Destra del Nido, Goulotte di Val Febbraro
Foto 2: Canale di Destra del Nido
Foto 3: Goulotte di Val Febbraro (da BlogMicheleProfeta)
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