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   Grignetta, Cresta Segantini, 07/09/2013
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Onicer  matteo81   
Regione  Lombardia
Partenza  Piani dei Resinelli (1278m)
Quota attacco  1898 m
Quota arrivo  2100 m
Dislivello  500 m
Difficoltà  AD+ / IV+ ( IV obbl. )
Esposizione  Nord-Ovest
Rifugio di appoggio  Nessuno
Attrezzatura consigliata  N.d.a. (Friends e Nuts inutili), consigliata corda intera cordini e fettucce.
Itinerari collegati  nessuno
Condizioni  Buone
Valutazione itinerario  Ottimo
Commento Saliti al Colle Valsecchi dai Piani Resinelli seguendo la Direttissima (indicazioni).

Al Valsecchi dando le spalle ai cartelli indicatori e guardando il torrione roccioso innanzi, si deve puntare a una evidente spaccatura-canale un pò sulla destra.

La spaccatura-canale (II-III) non è chiodata nè proteggibile, al termine della stessa (restringimento) si può sostare sulla comoda cengetta (sosta su grossi spuntoni con fettuccia lunga) o sfruttare un fittone resinato posto difronte.
Il passo successivo è in spaccata a rimontare una breve paretina un pò aggettante, buone prese anche se un pò unte IV-IV+ (se bassi di statura risulta alquanto difficoltoso, è richiesto un allungo), poi prese più grosse e sempre più facile sulla cima del tozzo torrione.
E' possibile concatenare i due passaggi (noi abbiamo spezzato con sosta all'intaglio) sfruttando uno dei due fittoni resinati nella parte superiore del torrione come sosta, altrimenti vi sono molti spuntoni.

I diversi canali da superare lungo l'itinerario; ce n'è uno dopo il primo torrione, poi la Lingua e la Ghiacciaia (via di fuga per la Cermenati che evita le ultime due lunghezze) possono essere discesi in arrampicata oppure si prepara una calata di 15-20mt (sempre presenti fittoni acciaio resinati).

Nel complesso AD+ IV+(III+-IV) sviluppo di circa 500mt la sola Cresta (uscita a 5min dalla vetta se si fa integrale) via classica molto discontinua con tratti da arrampicare in discesa e manovre di calata, possibilità di percorrere molti tratti in conserva (anche protetta veloce, presenza fittoni resinati); le difficoltà arrampicatorie si concentrano nella prima parte (fino al primo torrione) e si ripresentano nelle ultime due lunghezze.
Scarsamente presenti i famosi bolli rossi e sempre alquanto sbiaditi (qualche segnale in più dopo l'attraversamento della Lingua, prima sono quasi assenti), la scritta "difficile" alla via di fuga alla Ghiacciaia non l'abbiamo trovata c'è sulla paretina opposta una piccola freccia con scritta nera "vetta".

Lungo tutta la Segantini è estremamente facile far precipitare pietre e detriti vari, anche con le sole manovre di corda.

Nel complesso una gran via classica, richiede orientamento e ricerca dell'itinerario, rapidità e decisione nelle manovre di corda; può richiedere quindi un tempo di percorrenza della 2h30 fino alle 3-4h a seconda dell'esperienza.

Sempre molto frequentata quindi è possibile chiedere sostegno a qualche cordata, noi ci siamo uniti a due cordate che ci hanno raggiunto a un terzo della via, a causa di problemi nella gestione delle corde e ritardo accumulato; già esperti conoscitori della Segantini ci hanno permesso di ridurre di molto la sua percorrenza.

La relazione dei Sass Baloss è risultata inattendibile e troppo sintetica; migliori sono le relazioni che si trovano su VieNormali e "Scuola di Alpinismo Guido della Torre" più dettagliate e danno meglio il senso della via (anche perchè quando siete vicino al canale della Lingua siete circa a metà percorso).
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