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Granta Parey mt.3387 - cresta nord/est , 26/08/2013 | Tweet | Inserisci report |
Onicer | piccolo giò |
Regione | Valle d'Aosta |
Partenza | Thumel (Rhemes notre dame) (1850m) |
Quota attacco | 3270 m |
Quota arrivo | 3387 m |
Dislivello | 115 m |
Difficoltà | PD+ / III ( III obbl. ) |
Esposizione | Nord-Est |
Rifugio di appoggio | Rifugio Benevolo |
Attrezzatura consigliata | n.d.a. |
Itinerari collegati | nessuno |
Condizioni | Buone |
Valutazione itinerario | Ottimo |
Commento | L'itinerario pianificato per il fine settimana doveva essere il Monviso per la cresta est.....però il meteo spesso ci mette lo zampino e visto che per questa salita 'voglio' una giornata straserena........cambiamo regione e ci spostiamo in Val d'Aosta con destinazione Granta Parey, montagna simbolo della Val di Rhemes.
Partiamo domenica pomeriggio alle 15,30 in direzione Rhemes Notre Dame e con estrema calma arriviamo verso le 19,30. Giretto in paese per raccogliere informazioni per la cena e subito dopo prepariamo gli zaini pronti per la mattina successiva e sistemato i materassini per la notte nel comodissimo Doblò andiamo a mangiare. Alle 22,00 siamo a 'baita', una notte stracolma di stelle e una luna splendente ci danno la buona notte. Partiamo accompagnati dalla luce splendente della luna, preludio di una giornata di sole e così sarà. Dal parcheggio di Thumel, percorso il breve e terminale tratto di strada asfaltata, si risale il comodo sentiero n° 13 che fiancheggiando la Dora di Rhemes, ritrova l’ampio sterrato carrozzabile all’altezza delle imponenti cascate di Goletta e poco dopo giungiamo nei pressi del Rifugio Benevolo ancora assonnato. Continuiamo raggiungendo in breve il modesto avvallamento a quota 2420 (palina segnaletica) si risale il pendio erboso fino ad abbordare la Comba di Goletta, ora la pendenza si fa più dolce e rapidamente si guadagna il bivio per il Col Goletta contrassegnato da evidente palina metallica. La traccia sempre molto evidente, supera dapprima un modesto contrafforte roccioso inoltrandosi con numerosi saliscendi, verso il fianco orientale del Ghiacciaio di Goletta. Giunti nei pressi del Lago Goletta e superato un ponticello, rimontiamo verso sinistra una ampia morena sassosa, itinerario questo contrassegnato da striscie gialle e ometti che ci condurranno fin sotto le pareti orientali della Granta in corrispondenza della lapide del San Bernardo. Ora ci avviciamo alla cresta nord orientale già ben evidente, tra rocce e detriti la risaliamo per ulteriori 200mt. puntando alla base per salto roccioso che da inizio alla salita alpinistica. Quest'ultimo tratto attrezzato con spit , offre una facile arrampicata (II° - III°) ma su calcare assai friabile perciò indispensabili una buona dose di attenzione e il casco! Superati 3 tiri di corda partendo sulla sinistra della cresta (ometto e spit), il quarto ci immette in un evidente camino, anche qui un bel passaggio atletico, uscendo poi su una breve quanto affilata cresta rocciosa che ci deposita sulla prima punta , quella nord dove è situata la piccola statua della Madonna di Rhemes. Ora per arrivare sulla punta sud(quella più alta) di deve dapprima superare una aerea ed esposta cresta (5° tiro) per poi disarrampicare sul 2+ scendendo un gendarme e poi in traverso su comode tracce fino a risalire sulla punta sud con omino di vetta. Il tempo è ancora sereno anche se stanno arrivando nuvole abbastanza velocemente, però abbiamo abbastanza tempo per godere dello spettacolo intorno a noi e sopratutto della bellissima e vicina Punta Tsanteleynaz. Dalla vetta si puà proseguire scendendo per la cresta ovest esposta e ripida che ci depositerà sul grande ghiacciaio di Goletta, ma invece torneremo sui nostri passi fino ancora alla cresta nord, poi quattro doppie ci depositeranno alla base della cresta e da lì a ritroso fino al Col Goletta. Per finire in bellezza la nostra avventura prenderemo invece del 13d che ridiscende nei pressi del Rifugio Benevolo il 14d per rientrare di nuovo con un ampio giro fatto di saliscendi sulla parte opposta all'itinerario di salita al parcheggio di Thumel, dopo 11 ore immersi nella più totale solitudine e a contatto con una splendida natura, stanchi ma appagati. Partecipanti: giovanni (piccolo giò) alberto (albertino A1) foto 1 - la punta nord foto 2 - la punta sud (quella più alta) foto 3 - Granta Parey |
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