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   The last Chance..Cristallo Parete Nord, 25/10/2012
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Onicer  darioalpago   
Regione  Lombardia
Partenza  Passo dello stelvio  (2740 m)
Quota attacco  3100 m
Quota arrivo  3436 m
Dislivello della via  400 m
Difficoltà  AD ( pendenza 50° / II in roccia )
Esposizione in salita Nord-Est
Rifugio di appoggio  Livrio
Attrezzatura consigliata  corda,ramponi,viti,picozze da ghiaccio.
Itinerari collegati  nessuno
Rischio valanghe  1 - Debole
Condizioni  Ottime
Valutazione itinerario  Buono
Commento The last chance…
Lunedì mi arriva una mail con questo oggetto e penso all'ennesimo virus di spam nella mia posta.
In effetti il mittente è si un virus…
Il virus dell’Infrasettimanale!
Questa Nord si rincorre spesso nelle settimane precedenti tra impegni,condizioni e gli zeri termici che fanno l’altalena.
Così visto le previsioni per il weekend il mio virus,alias Teone Master, mi scrive una mail..
Oggetto The last chance appunto..
Non amo prendere giorni di ferie ma questa volta accetto senza troppo pensare e così..
Partenza Viulenta nel cuore della notte e un lungo viaggio attraverso la Valtellina fino al suo termine.
Le stelle corrono via una dopo l’altra dietro la scia dell’auto mentre rincoriamo il sole appena entrati in Bormio.
I tornanti schiudono ancora una volta il passo dello Stelvio mentre la testa vola in quel angolino sulla destra dove silenzioso riposa il Cristallo.
Ci sveglia malamente la confusione degli impianti veramente affollati alla faccia della crisi.
Il rumore delle pelli ci allontana da tutto questo e di li a poco siamo in vista della parete che ci riempie di semplice euforia.
Via le pelli e raccolgo ancora una volta il tuo sorriso tra le lamine affilate mentre la parete si avvicina elegante nel suo abito intonso che sprofonda nel blu del cielo che riflette il ghiaccio azzurro.
Lasciamo gli sci e ci leghiamo davanti a questa meraviglia tutta per noi.
La neve è morbida e leggermente faticosa nel battere la traccia fino alla terminale che è ancora abbastanza aperta.
Cerco il punto migliore e una volta sul bordo decidiamo il da farsi.
Vado io,vai tu,tocca a me aprire le danze anche perché fin qui ho battuto io.
E allora via!
Il ponte di neve è di circa un paio di metri fino al labbro superiore della terminale..
Si scavalca abbassandosi fino a toccarlo mentre attraversando si varca una porta fantastica,dove i passi si fanno leggeri e circospetti mentre a destra l’azzurro del ghiaccio è subito inghiottito dalle profondità di questi ambienti meravigliosi.
Appena un passo prima del muro il ponte scricchiola e una discreta urgenza mi viene a trovare..
Un bel colpo di picozza più in alto possibile e una vecchia frase di mio cugino mi torna alla mente…
“Certi pensieri vanno abortiti fin dal loro concepimento..”
Cazzo attraversare da un'altra parte no?!!!
Dopo un attimo di rosario riesco a proteggere il muretto quasi verticale con una vite ma qui arrivano i problemi..
Il ghiaccio al di sotto del bordo è infido è si fatica “un po’” a caricare la punta dei ramponi.
Dopo un altro pacato rosario metto finalmente i piedi in parete dove il ghiaccio è decisamente migliore nonostante le fauci della terminale sono sempre ben spalancate.
Cerco un po’ di neve e con rassicurante sorpresa la trovo in condizioni davvero super!
Faccio sosta dove recupero il Teone che smanetta non poco per uscire dalla terminale.
Ora tocca a lui che trova una zona di ghiaccio delicato..a ogni passo la mia sosta scricchiola ma fortunatamente dura poco e la parete ci mostra la sua veste più bella.
La corda si scioglie tra un tiro e l’altro fino al bordo di una grande valanga a lastroni che decidiamo di risalire faticosamente per dare verticalità alla linea.
Battere la traccia qui è più faticoso si sprofonda fino al ginocchio,ma all’improvviso incontriamo il sole che illumina di nuovo azzurro i nostri occhi emersi da questo meraviglioso mare d’ombra.
Siamo finalmente in cresta dove lasciamo gli zaini per abbracciare gli ultimi metri di misto un po’ friabile per afferrare la luce del sole che ci tende la mano dietro la croce.
E’ la cima..
E lo sguardo si perde a cercare ogni angolo nell’infinito perdendosi nelle nebbie lontane all’orizzonte.
La luce cade in ogni dove come una musica appassionata che fa le veci di un vento assente, raccogliendo l’autunno caldo della terra ricordando i riflessi dei tuoi occhi lontani che si specchiano nel ghiaccio appena sfiorato.
Il panorama si lascia ad un sole invidiabile..
caldo e intenso mentre i ghiacci di questi giganti mi ricordano i tuoi gesti abbandonati e il pensiero di una persona speciale che mi afferra il polso in un braccialetto semplice e importante..
Sfioriamo un ultima volta la croce e corriamo giù per la cresta cavalcandone il filo in un’amabile gioco con il sole avvolgente.
Laggiù vediamo i nostri sci che stanno per essere inghiottiti dall’ombra della Nord che disegna la sua bellezza sulla neve che brucia al sole.
Purtroppo la cresta finisce..non prima dell’ultima terminale,questa volta agevole ma non per questo meno affascinante.
Ripercorriamo con gli occhi la parete andando a prendere gli sci che resistono all’ultimo sole, vedendo la linea dei nostri passi sperando nel loro esser stati discreti.
Ripelliamo e saliamo ancora una volta le braccia del sole fino alla nostra ultima discesa dove le gambe stanche trovano gli ultimi sorrisi lontani dalla confusione che si è stipata negli alberghi..
Bella sciata fino al passo con un attimo di attenzione a metà della pista chiusa che presenta qualche sasso affiorante che ora sarà già ricoperto…
Con un po’ di mestiere si arriva alla macchina senza rigare gli assi e finalmente mangiamo qualcosa..
Il viaggio porta verso quel misto di felicità e malinconia che si lascia dietro la valle che si chiude alle nostre spalle..
Arriviamo nuovamente a Bormio dove il sole incendia ancora la terra d’autunno mentre in quella via si accende la prima luce…
Ma forse non importa..
Ora scende la neve,
a segnare che le cose belle ritornano...



Grazie Teo Master..
E a Sara..
Visto che ho portato il braccialetto in alto?!

PS
Picozze quark 2...
ECCEZZIONALI!!!!!




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