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   Passo di Campagneda, Valmalenco, 20/02/2011
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Onicer  matteo81   
Gita  Passo di Campagneda, Valmalenco
Regione  Lombardia
Partenza  Piana di Campagneda, Rif. Cà Runcasch  (2100 m)
Quota arrivo  2636 m
Dislivello  500 m
Difficoltà  EE
Rifugio di appoggio  Rifugio Cà Runcasch, più un albergo che rifugio :(
Attrezzatura consigliata  Da escursionismo invernale, ciaspole
Itinerari collegati  nessuno
Condizioni  Discrete
Valutazione itinerario  Buono
Commento Andiamo subito al sodo, dicendo che sono stati due giorni (19-20/02/2011) di ciaspole ai piedi con la compagnia di un nutrito gruppo di appassionati di escursioni in montagna di Lecco (e non solo ... essendoci, come il sottoscritto dalla Monza-Brianza, partecipanti da un pò ovunque).

Ritrovo di massa nella ridente cittadina di Lecco a metà pomeriggio di sabato 19/02 per dare avvio al nostro "bucolico - ma non solo - wknd in Valmalenco.

Raggiunto il parcheggio antistante al Rifugio Zoia ... sbarco in stile D-Day, vestizione e calzata delle mitiche ciaspole ... tutto alla luce delle nostre fiere pile frontali. Ci incamminiamo alla volta del Rif. Cà Runcasch (con una correzione di sentiero giusto per non finire in una specie di canyon roccioso).
La neve fresca al suolo non manca e non è nemmeno poca e sui traversi la assestavamo praticamente noi ... tutta fatica ripagata dall'uscita sulla Piana di Campagneda con in lontananza il profilo illuminato del Runcasch, che ormai ci faceva da guida nella notte; e qui si è scatenata una mini-bagarre che ci ha visti sparpagliati nella bella neve fresca a disegnare fantasiose tracce fino alla volta del Rifugio.

Svestizione, calzata di ciabatte, appropriazione delle camere, gambe sotto i tavoli e via con le danze con una bella cena calda, risi e sorrisi, acque e vini.

Dopo cena, con la luna che ora faceva la sua parte, il sottoscritto con qualche compagno di ventura si è goduto un breve giretto notturno al chiar di luna nella piana attorno al Cà Runcasch.


Rientro ... branda, per poi sbrandare la mattina di una nevosa domenica che vedeva comunque il sorriso sulle nostre facce, colazione, vestizione ... pronti per una bella ciaspolata.

Subito dietro il Cà Runcasch ci dirigiamo verso la parte alta della Piana di Campagneda, dove iniziamo a seguire la traccia in salita che ci farà percorrere il costone di destra del vallone che conduce al Passo di Campagneda, tralasciando sulla sinistra (al ritorno saranno sulla destra) i 2-3 laghetti alpini ora ghiacciati (ora anche sotto uno strato mimetizzante di neve fresca). La neve fresca fa scivolare a più riprese i nostri passi sui vari traversi, ma non demordiamo; si giunge verso la fine del vallone di cui si attacca un primo rampone in salita che, zizzagando, ci porta ad un lieve scollinamento e - quindi - all'ultimo ripido tratto di salita che ci fa rimontare sulla piccola piana del Passo di Campagneda (mt. 2.636slm); presenti in loco arco di legno che segna il confine tra Valmalenco e Val Poschiavo, paline segnavia sulla sua sinistra e tipico cippo fatto di pietre sulla destra.

Nevica ancora, fa freddo ... foto, veloce lavoro di mandibola e poi giù dalla bella, ampia ed entusiasmante discesca che ci ha visti impegnati - con tanto di licenza poetica - a sciare in neve fresca con le nostre ciaspole.

Cà Runcasch ... birra fresca, pizzoccheri ... ridiscesa alle macchine, per me tranquilla per gli altri miei compagni di ventura ancora con diverse variazioni sul tema (alcune anche no limits).

Foto 1 - La sagoma illuminata del Cà Runcasch
Foto 2 - No comment !
Foto 3 - giunto al Passo di Campagneda
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